Ancillotto, Re di Provino è un racconto italiano in Le piacevoli notti di Straparola: è il terzo racconto della quarta giornata ed è narrato da Lodovica.
Trama[]
Nella città di Provino il fornaio Rigo ha tre figlie: Brunora, Lionella e Chiaretta. Un giorno re Ancillotto passa davanti a casa loro per andare a caccia. Brunora si vanta che se sposasse il maestro di casa del re, sazierebbe tutta la corte con un solo bicchiere di vino; Lionella si vanta che se sposasse il cameriere del re, con un solo fuso potrebbe vestire finemente tutta la corte; Chiaretta si vanta che se fosse la moglie del re gli darebbe tre gemelli, due maschi e una femmina, con i capelli intrecciati a fili d'oro, una collana al collo e una stella in fronte. Un cortigiano sente queste affermazioni e riferisce tutto al re, che decide di far celebrare i matrimoni come le tre sorelle desiderano. Ancillotto e Chiaretta si sposano e sono felici, ma la madre di Ancillotto la odia perché di umili origini. Lui non conosce i veri sentimenti di sua madre e un giorno parte lasciando alle sue cure Chiaretta incinta. Anche Brunora e Lionella odiano Chiaretta, invidiandole il titolo di regina, perciò si alleano con la regina madre: Chiaretta partorisce tre bambini esattamente come aveva detto che sarebbero stati, ma loro le presentano tre cani nati in quel periodo con un segno intorno al collo e una stella in fronte dicendole che sono i suoi figli, poi mettono i bambini in una cassa e la fanno andare sul fiume. Chiaretta è sicura di aver partorito dei bambini, ma Ancillotto alla fine crede a sua madre e mette la moglie a fare la sguattera in cucina per aver partorito dei cani.
I bambini vengono trovati dal mugnaio Marmiato, che li cresce con la moglie Gordiana e li chiama Acquirino, Fluvio e Serena. Intanto Più avanti Marmiato e Gordiana hanno un figlio, Borghino. Solo anni dopo i tre ragazzi scoprono di essere stati adottati, così se ne vanno per cercare fortuna e prendono casa a Provino, vivendo delle gemme che cadono dai loro capelli. Un giorno Ancillotto vede i tre ragazzi, e sono così simili ai figli che Chiaretta gli aveva promesso che li invita a corte. La regina madre dalla descrizione capisce che quelli sono i nipoti, così manda la donna che aveva assistito al parto a creare loro dei contrattempi perché non vengano a corte. La levatrice va da Serena e le dice che con l'acqua che balla potrebbe diventare ancora più bella: Serena si fa venire voglia di averla e prega i fratelli di portargliela. Acquirino e Fluvio scoprono da una colomba che l'acqua è sorvegliata da innumerevoli animali velenosi, così lei prende l'ampolla e la riempie per loro, che la portano a Serena.
Più avanti Ancillotto rinnova l'invito, ma stavolta la levatrice fa venire a Serena il desiderio di avere il pomo che canta. I fratelli si mettono in viaggio e scoprono da un oste che il pomo è in un giardino sorvegliato da una bestia alata che non lascia scampo, per questo uno di loro dovrà entrare nel giardino coperto da una veste di specchi: vedendo il proprio riflesso la bestia prende il pomo per loro e lascia il giardino. Serena riceve anche il pomo, ma ancora una volta la levatrice va da lei per farle desiderare l'uccel bel verde. Acquirino e Fluvio partono e trovano l'uccello che proferisce parole divine incomprensibili agli umani. Si trova sull'unico grande albero in un prato, circondato da statue: i due fratelli le toccano e diventano a loro volta di marmo.
Serena è preoccupata per il ritardo dei fratelli e parte alla loro ricerca. Arriva nello stesso prato pieno di statue, ma cattura l'uccel bel verde. In cambio della libertà lui le dà una sua penna più verde con cui far tornare in vita i fratelli. Serena promette all'uccello che lo libererà, ma solo quando avranno ritrovato i loro genitori. I tre fratelli tornano a Provino, dove Ancillotto li invita di nuovo e stavolta niente impedisce loro di presentarsi a corte. Di nascosto Serena porta l'uccel bel verde, Acquirino l'acqua che balla e Fluvio il pomo che canta, e durante il banchetto offrono questi oggetti in dono ad Ancillotto. La corte si diverte a veder l'acqua ballare e il pomo cantare, ma poi l'uccel bel verde comincia a raccontare la storia dei tre fratelli e rivela la verità ad Ancillotto su Chiaretta e l'inganno dei cani; i tre doni poi scompaiono. Ancillotto riprende con sé Chiaretta e fa giustiziare la madre, le cognate e la levatrice. Tempo dopo Serena si sposa, mentre i fratelli restano eredi del regno.
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Testo integrale[]
https://it.wikisource.org/wiki/Le_piacevoli_notti/Notte_IV/Favola_III