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Angelo De Gubernatis (1840-1913) è stato uno scrittore, linguista e orientalista italiano. Alessandro De Gubernatis era suo figlio, ma di lui si sa ben poco.

Biografia[]

Angelo De Gubernatis nacque nel 1840 da Giambattista De Gubernatis. Studiò a Torino sia al liceo che all'università e scrisse il suo primo dramma in versi nel 1857, al quale seguirono molti altri fino al 1861. Nel 1860, ancora studente, insegnò al ginnasio di Chieri, che per di più diresse provvisoriamente l'anno successivo. In quegli anni, insieme alla produzione teatrale, scrisse alcune biografie e libri scolastici. Iniziò a collaborare in diverse riviste: nel 1861 fondò e diresse a Torino Letteratura civile e nel 1962 a Chieri fondò L'Italia letteraria. Lo stesso anno si laureò in Lettere e fu presto nominato professore di italiano, latino e greco in vari licei, ma lasciò subito quella professione dopo la vincita di una borsa di studio che gli permise di trasferirsi a Berlino per studiare sanscrito, zendo e grammatica comparata.

De Gubernatis restò a Berlino un anno e al suo rientro fu nominato professore straordinario di sanscrito e zendo e di glottologia comparata all'Istituto di studi superiori di Firenze, pubblicando le proprie lezioni e avviando gli studi indiologici in Italia. Riprese anche la propria produzione teatrale. Nel 1864 pubblicò i versi Prime note (che includeva le poesie scritte negli ultimi sei anni), poi nel 1865 fondò e diresse La Civiltà italiana, la rivista che più gli permise di ampliare la cerchia dei propri contatti intellettuali in Italia.

Sempre nel 1865 lasciò la propria cattedra e aderì al gruppo anarchico di Bakunin divulgandone con fervore i principi sulla sua rivista. De Gubernatis abbandonò il gruppo dopo solo pochi mesi, ma sposò Sofia Besobrasov, cugina di Bakunin. Riprese presto l'insegnamento all'Istituto di studi superiori a Firenze e poi quello di sanscrito, ma Civiltà italiana dovette chiudere.

Suo padre Giambattista morì nel 1867, lo stesso anno della fondazione di Rivista orientale e della pubblicazione del romanzo a puntate Gabriele sulla rivista Perseveranza (una delle tante riviste a cui collaborò). De Gubernatis non scrisse altri romanzi perché non riteneva che quello fosse il mezzo più adatto alla divulgazione delle sue idee. Tra il 1868 e il 1871 pubblicò opere di comparazione tra la mitologia indiana e quella biblica, tra folclore indiano e quello italiano. In questo filone di studi rientrano anche Novelline popolari di SStefano di Calcinaia del 1869 e Zoological Mythology or the Legends of Animals del 1871. In quegli anni fondò molte altre riviste: Rivista contemporanea (1868), Rivista europea (1869) e il Bollettino degli studi orientali (1876). Negli anni seguenti De Gubernatis, pur occupandosi di altro, non abbandonò l'argomento continuando a pubblicare studi a riguardo fino al 1912. Persino i suoi drammi teatrali dal 1882 misero al centro della scena anche (ma non esclusivamente) ambientazioni e personaggi mitologici indiani.

Fu quindi tra gli anni '70 e '90 che si affermò la sua fama come orientalista e collaborò a numerose riviste straniere. Riprese anche la propria produzione biografica nel 1873 culminata nel Dizionario biografico degli scrittori contemporanei in 21 volumi nel 1879, primo e più vasto dei suoi dizionari biografici in italiano e in francese. Nel 1881 fondò CordeliaRivista mensile per le giovinette italiane, lasciandone la direzione a Ida Baccini nel 1884 per fondare la Revue internationale. Tra 1882 e 1885 pubblicò una Storia universale della letteratura. Nel 1886 fondò la Società asiatica italiana e il suo Giornale. Nel 1891 gli fu assegnata la cattedra di letteratura italiana all'università di Roma, cosa che non gli impedì di continuare a occuparsi di orientalistica, folclore e mitologia. Solo l'anno prima aveva fondato la Società italiana per le tradizioni popolari italiane (1890). Tra le sue ultime riviste si ricordano Natura e arte (1891), Rivista delle tradizioni popolari italiane (1893), La vita italianaRivista illustrata (1895) e nel 1902 Cronache della civiltà elleno-latina legata alla sua Società elleno-latina a Roma. Nel 1906 De Gubernatis pubblicò nuovi versi. Dal 1911 mostrò tendenze antioperaie e filocolonialiste, e cercò come altri intellettuali del suo tempo di conciliare il pacifismo con l'adesione dell'impresa in Libia. Rimase professore all'università di Roma fino alla morte nel 1913.

Opere[]

Angelo scrisse e pubblicò numerosi drammi e tragedie (di cui molti però andati perduti), biografie e dizionari biografici, libri scolastici, testi di lezioni (tra cui lezioni su Le novelle indiane del Panciatantra) e conferenze (soprattutto dal 1877 in poi), articoli di giornale, opuscoli, due raccolte di poesie, un romanzo, molte opere di carattere enciclopedico e numerosi studi di indianistica e di folclore indiano e italiano. Fu fondatore e direttore di tantissime riviste e autore di traduzioni dal tedesco all'italiano.

Novelline popolari di S. Stefano di Calcinaia è una raccolta di fiabe del 1869. Nel 1894 il figlio di Angelo, Alessandro, ampliò l'opera pubblicandola come Le tradizioni popolari di S. Stefano di Calcinaia. Questo lavoro, minore nella carriera di Angelo, rientrava nei suoi studi su novelle, miti e leggende indiani e indoeuropei.

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