
La fata maledice la principessa (La bella addormentata nel bosco)
L'antagonista è uno dei ruoli base assunti dai personaggi delle fiabe.
Il suo scopo è opporsi all'eroe come principale avversario.
Etimologia[]
Antagonista deriva dal greco antico ἀνταγωνιστής (antagonistés) col significato di "opponente, avversario, contendente".
Caratteristiche[]
L'antagonista è l'avversario principale dell'eroe: questo non implica malvagità, ma la tradizione gli attribuisce spesso tratti infidi o disumani. L'antagonista può comparire solo all'inizio della storia (causa il danneggiamento e non lo si vede più), per tutto l'arco narrativo o solo al momento del confronto finale, ma in ogni caso è a lui che sono imputate le disgrazie degli altri personaggi. L'antagonista viene tradizionalmente sconfitto ma le fiabe si permettono anche altri finali, come il perdono dell'antagonista (varianti di Bene come il sale), la sua tragica vittoria (più diffusa nelle fiabe letterarie come Il nano giallo) o un finale di qualunque tipo che non prevede nulla per l'antagonista, apparso solo all'inizio per creare problemi (varianti del Re Porco).
Questo ruolo può essere diviso tra più personaggi. Chi provoca il danneggiamento può essere un personaggio diverso da chi va sconfitto per sistemare le cose: entrambi, che siano alleati o non si conoscano, hanno il ruolo di antagonista, come la vecchia e l'orca in La colomba, o l'orco e i ladri in I sette colombelli. La fiaba Il dragone riesce a presentare ben quattro antagonisti: il re e la maga per il danneggiamento iniziale; la maga e il drago come avversari dell'eroe nella fase della lotta; la regina che trama alle spalle dell'eroe, lo costringe ad affrontare gli altri antagonisti e subisce la punizione finale. Ci sono poi fiabe composte da più movimenti, nei quali l'antagonista può essere lo stesso o cambiare, come il drago e la fata affrontati rispettivamente da Cienzo e Meo nei due movimenti del loro racconto.
L'antagonista non va confuso con altre figure nemiche dell'eroe: il donatore (che l'eroe può combattere per ottenere il mezzo magico), il falso eroe (che cerca di rubare i meriti dell'eroe) o il re e sua figlia (nelle fiabe in cui almeno uno dei due si oppone alle nozze di lei con l'eroe). Ci sono ovviamente molti casi in cui i ruoli si possono sovrapporre. Re suocero e antagonista coincidono in tutte le fiabe dove l'eroe e la principessa si incontrano all'inizio della storia causando il risentimento del padre di lei per tutto il resto della fiaba (Pietro il pazzo e varianti). Più raro è che l'antagonista sia la principessa (L'ignorante, Le tre foglie della serpe). Donatore e antagonista coincidono quando l'eroe prende il mezzo magico all'antagonista, come accade nella storia di Lattanzio e Dionigi, dove Dionigi ha "rubato" le arti magiche al maestro Lattanzio e lui non è disposto a perdonarlo. Antagonista e mandante coincidono quando l'eroe è al servizio di un sovrano che lo manda a prendere per lui la principessa, ma nel corso della storia l'eroe e la principessa si innamorano mettendosi in una posizione di contrasto col sovrano (Livoretto e varianti). La storia di Livoretto è inoltre un buon esempio di come i ruoli siano "fluidi": l'antagonista all'inizio è il servo Chelub, mentre il sultano è solo un mandante; dopo però la figura di Chelub scompare e l'unico a coprire il ruolo di antagonista (e di re ostile, pur essendolo solo a livello di struttura e non a livello di trama) è proprio il sultano.
Il contrasto tra eroe e antagonista può svolgersi anche in un contesto realistico, in racconti più tendenti alla comicità che al fiabesco. Un avversario può sfidare il protagonista a rubare sotto il suo naso (Cassandrino e varianti) o i due possono gareggiare in dispetti e prese in giro: si comincia con scherzi innocui e si finisce con la morte dell'antagonista (Pre' Scarpacifico e varianti).
L'antagonista è un ruolo importante, ma ci sono storie che non lo prevedono, come storie di dispetti tra un ragazzo e una ragazza che poi si sposeranno (varianti di Viola e Il guardiano di porci), le fiabe di animali (come L'asino e il leone o I musicanti di Brema) e altri tipi di storia. Altre fiabe sono incentrate sul superare la povertà e un antagonista non appare nemmeno, come nelle varianti più antiche del Gatto con gli stivali).
Il guardiano[]

Cianna e l'orco sullo scoglio (I cinque figli)
Per ottenere ciò che desidera, l'eroe deve lottare contro il guardiano che lo sorveglia. Non è obbligatorio che il guardiano sia la causa delle disgrazie dell'eroe, ma è lui che va sconfitto per trovare ricchezze / liberare gli ostaggi (nel caso dell'eroe cercatore) o per liberare sé stesso (nel caso dell'eroe vittima). Il guardiano può essere raggirato e derubato (La principessa Bella-Stella), o derubato e poi ucciso durante l'inseguimento (Petrosinella, L'arancio e l'ape). La lotta può essere anche finalizzata a mostrare le abilità dell'eroe (coincidendo o meno con le prove per ottenere la mano della principessa) come Guerrino e i cavalli feroci, o il coraggioso piccolo sarto contro i giganti e l'unicorno.
Il luogo sorvegliato è tipicamente una torre, ma può essere anche una caverna, un'isola, un palazzo o la foresta. Il guardiano tipico è il drago (I tre re bestie, I tre castelli ecc.), ma non mancano orchi (La pulce, La cerva fatata, ecc.), maghi (Cannetella, Corpo-senza-l'anima), regine (Smalto Splendente), mostri marini (L'uomo verde d'alghe), fate (Il bastimento a tre piani), il diavolo (Il naso d'argento e varianti), ecc. La figura che tiene in ostaggio Raperonzolo nelle diverse varianti a volte è un'orca, a volte una fata, a volte una maga.
La famiglia[]
L'odio e l'invidia da parte della famiglia colpisce gli eroi ma più spesso le eroine. L'eroe può essere contrastato da un fratello (L'osso che canta e varianti) o un fratellastro (Il principe folletto). Ci sono storie che ruotano sulla rivalità tra fratelli, ma non al livello da rendere uno dei due un vero antagonista (I due fratelli, I mesi). Raramente l'eroe è vittima della propria madre che lo maledice (Fortunio) o ne causa la morte. Nelle varianti di Cesarino de' Berni può volerlo morto la madre ma più spesso la sorella. Rare sono anche le maledizioni paterne (I sette corvi e alcune varianti).
L'eroina è più facilmente oggetto di risentimento familiare, specialmente da parte di madri, matrigne e suocere. La figura materna si sente minacciata dalla bellezza e bontà dell'eroina (Il Principe canarino, Graziosa e Persinetto, varianti di Biancaneve, ecc.) oppure odia la giovane perché fa sfigurare le proprie figlie (L'uccello turchino), che in realtà sono sgradevoli per conto loro non sempre nell'aspetto ma certamente nel carattere. Questo odio causato dall'invidia può portare a veri e propri tentativi di omicidio (Le due pizzette e varianti, Fratellino e sorellina). Che il tentativo riesca o meno, per un po' l'eroina scompare e la matrigna può sostituirle la propria figlia con un trucco. Non tutte le matrigne contemplano soluzioni tanto drastiche come uccidere l'eroina: a volte è sufficiente gettarla in disgrazia agli occhi del suo amato (Ancillotto) o di suo padre (quasi tutte le varianti di Cenerentola). In tutti questi contesti al posto della madre/matrigna può esserci anche una zia (La schiavetta), una balia (La principessa Rosetta) o altre figure equivalenti.

Cenerentola e le sorellastre
Madri antagoniste sono anche quelle che maledicono la propria figlia per aver salvato l'eroe ed essere fuggite con lui (La colomba e varianti), o quelle che perseguitano i figli nelle varianti di Hansel e Gretel, per odio o perché visti come inutili bocche da sfamare. Una suocera invece può contrastare l'eroina perché non si fida di lei (Muta per sette anni e varianti), o magari perché le sue discendenze orchesche le fanno venir voglia di mangiarla (La bella addormentata nel bosco).
Se l'eroina ha l'antagonismo delle sorelle di solito è perché invidiano la sua storia d'amore (Verdeprato, La biscia, varianti di Amore e Psiche) o la sua bellezza (Giricoccola). La rivalità tra sorelle (più raramente tra fratelli) viene spesso fatta oggetto di un tipo curioso di fiaba, dove un essere sovrannaturale mette alla prova entrambe: l'eroina supera la prova e le vengono fatti splendidi doni, mentre sua sorella fallisce e riceve solo brutture e maledizioni. La sorella che perde può essere l'antagonista insieme alla madre (Le tre fate), oppure la storia può concludersi senza che ci sia stata da parte sua un'azione concreta contro l'eroina (La signora Holle).
Padri e fratelli sono raramente antagonisti di un'eroina (La Penta Mano-mozza e varianti di Pelle d'asino). Ancora più raro è l'antagonismo del marito dell'eroina (varianti di Barbablù).
La rivale[]
Le varie sorelle e cugine non sono le uniche che si intromettono nella relazione tra l'eroina e l'amato. Al loro posto possono esserci anche ex amanti del protagonista maschile (La mortella), altre pretendenti (Smalto Splendente, I tre cedri) o donne a caso che neanche hanno interesse a prendere il posto dell'eroina, ma solo fargliela pagare per essere più fortunata di loro (La Penta Mano-mozza, Il pastore che non cresceva mai). Nelle fiabe di Aulnoy se le rivali in amore sono fate (come Ragotte e la Fata del Deserto) non finisce mai bene per i protagonisti.
Una variante al tema della rivale è quella in cui l'eroina diventa la seconda moglie del re dopo che la regina antagonista viene giustiziata (Sole, Luna e Talia). Un'altra fiaba simile è quella in cui l'eroina è al servizio di un re travestita da maschio: la regina si innamora di lei, ma essendo rifiutata senza spiegazioni contrasta l'eroina mostrando la sua malvagità fino ad essere giustiziata; il re poi scopre che il suo fedele servitore è una ragazza e la sposa (Costanza e varianti).
Altri[]

La Fata del Deserto interrompe le nozze di Tuttabella (Il nano giallo)
Chiunque può essere un antagonista, è sufficiente che l'eroe riponga male la propria fiducia o incontri le persone sbagliate: servitori (Guerrino e il selvaggio), vicini di casa e conoscenti (La bambola e varianti), vecchie offese (Il palazzo dell'Omo morto e varianti), osti (Il racconto dell'orco), negromanti (La pietra del gallo), streghe scambiate per docili vecchiette (I dodici buoi), lupi affamati (Le tre casette, Cappuccetto Rosso e varianti, Il lupo e i sette capretti), fate rancorose (Il delfino, varianti della Bella addormentata), famiglie di orchi (varianti di Pollicino), partner scelti male (La principessa Primavera), spasimanti rifiutati (Il ramo d'oro), ecc. Altre volte l'antagonista non fa niente per meritarsi l'eroe alla propria porta ma si trova comunque a svolgere tale ruolo nella storia (Corvetto, Gatto con gli stivali).
Qualche volta l'antagonista ha ragione, specialmente se la storia ha un contesto religioso: una figura sacra si oppone all'eroe e il modo migliore per concludere la faccenda è che l'eroe ammetta che il suo persecutore sovrannaturale ha ragione (La figlia della Madonna).
Funzioni[]
Le funzioni dell'antagonista non sono per forza come le presenta lo schema: possono mancare del tutto, comparire in un ordine diverso o coincidere con funzioni diverse.
- 3 - Infrazione. L'infrazione di un divieto viene svolta dall'eroe e questo segna spesso l'apparizione dell'antagonista nella storia. Il personaggio poteva essere anche entrato in scena prima, ma è in questo momento che assume il ruolo.
- 4 & 5 - Ricognizione & Delazione. L'antagonista indaga sull'eroe oppure ottiene informazioni per caso. Può essere l'eroe a ottenere informazioni sull'antagonista o entrambi vengono a sapere l'uno dell'altro. Queste informazioni possono essere ottenute in forma diretta o tramite intermediari. L'antagonista può avere interesse in un tesoro o in altre cose che riguardano l'eroe ma non nell'eroe stesso.
- 6 & 7 - Tranello & Connivenza. L'antagonista inganna l'eroe (o un'altra vittima) per ottenere ciò che vuole. L'antagonista inganna, deruba o cattura, e i suoi tranelli riescono sempre.
- 8 - Danneggiamento. Il danneggiamento è causato dall'antagonista, che ha definitivamente turbato la pace iniziale. Questa funzione può manifestarsi anche come mancanza, ma in quel caso l'antagonista non è coinvolto.
Cappuccetto e il lupo
- 17 - Marchiatura. L'antagonista ferisce l'eroe lasciandogli un segno di qualche tipo (di solito una cicatrice). L'antagonista può marchiare l'eroe anche al loro primo incontro, in coincidenza con il danneggiamento.
- 18 - Vittoria. L'antagonista viene ucciso, bandito o sottoposto ad altri tipi di punizione.
- 21 & 22 - Persecuzione & Salvataggio. Se l'antagonista è sopravvissuto o la lotta non c'è stata, l'eroe può essere costretto a un inseguimento che si risolve solo grazie all'oggetto magico o all'aiutante. In questo caso vengono creati degli ostacoli magici che bloccano o uccidono l'antagonista.
- 28 - Smascheramento. Solitamente questa funzione rivela la vera natura del falso eroe, ma ci sono casi in cui l'antagonista è ancora in circolazione ed è lui ad essere smascherato: dal momento che non tutte le funzioni sono obbligatorie, a volte è solo a questo punto che l'antagonista viene pubblicamente riconosciuto come tale.
- 30 - Punizione. Se l'antagonista è arrivato fin qui, subisce una punizione finale. Questo non impedisce che possa tornare in qualche forma in un movimento successivo. La mancata punizione o morte dell'antagonista è un elemento anomalo rispetto alla tradizione.