Bellinda e il Mostro è un racconto italiano nelle Fiabe italiane di Calvino.
Si basa su Bellindia, la variante raccolta a Montale da Nerucci.
Trama[]
Un mercante di Livorno ha tre figlie: Assunta, Carolina e Bellinda.
, ma le maggiori sono troppo superbe e Bellinda è troppo giovane. Il mercante però va in rovina ed è costretto a ritirarsi in una casa in campagna. Bellinda lavora in casa e alla vigna, mentre le sorelle la stimano poco perché si è adeguata a quella vita umile. Un giorno il padre torna a Livorno perché è arrivato al porto un suo bastimento perduto. Assunta gli chiede subito un abito color aria e Carolina un abito color pesca, ma Bellinda chiede solo una rosa. A Livorno i creditori del mercante si appropriano delle merci e il mercante può solo comprare gli abiti alle figlie. Tornando a casa il mercante si perde nella foresta piena di lupi e sotto la neve, ma trova un palazzo deserto e illuminato dove è pronto da mangiare e un posto per dormire. Il mattino dopo il mercante vede un rosaio fiorito in giardino e prende una rosa per Bellinda, ma appare un mostro spaventoso che lo rimprovera di avergli rubato una rosa dopo l'ospitalità che gli aveva offerto. Il mercante spiega che la rosa è per sua figlia Bellinda, perciò il mostro gli dice di portargli la ragazza: lui la farà vivere come una regina in quel palazzo, ma se il mercante non obbedisse lui perseguiterebbe la sua famiglia. Il mercante è spaventato e accetta, poi il mostro gli fa riempire un baule di ricchezze che gli farà trovare a casa.
Il mercante torna dalle figlie e racconta quello che gli è capitato. Assunta e Carolina sono risentite, ma Bellinda è disposta ad andare dal mostro. Il padre va a dormire e nasconde sotto al letto il baule che aveva riempito di ricchezze perché le figlie non ne sappiano nulla. Il giorno dopo il mercante porta Bellinda dal mostro, che gli dà altro oro e gli vieta di tornare al palazzo, assicurandogli però che a Bellinda non mancherà nulla. La ragazza esplora il palazzo e scopre appartamenti e meraviglie preparati solo per lei. La sera il mostro cena con Bellinda e lei loda il suo animo gentile, ma quando lui le chiede di sposarlo lei deve ammettere che non se la sente proprio di accettare. Il mostro è triste ma non se la prende. Passano tre mesi e ogni sera Bellinda rifiuta la proposta del mostro, ma si è abituata a lui e le fa piacere vederlo a cena. Il mostro le insegna le virtù delle piante nel giardino e un giorno le mostra l'albero del pianto e del riso: quando le foglie puntano in alto in casa di Bellinda si ride, e quando invece puntano in basso si piange.
Un giorno Bellinda vede tutte le foglie dell'albero belle dritte verso l'alto e il mostro le rivela che Assunta si sposa. Bellinda vorrebbe andare e il mostro le dà otto giorni e un anello: se la pietra diventerà scura vorrà dire che il mostro sta male e Bellinda dovrà tornare subito da lui, ma se tardasse lui morirebbe. Bellinda prepara il regalo di nozze e lo mette in un baule ai piedi del suo letto: la mattina dopo si sveglia a casa del padre con il baule e tutti sono felici di rivederla, ma quando le sorelle scoprono le sue fortune sono risentite e nascondono l'anello di Bellinda. Il settimo giorno il padre costringe le figlie a restituirlo ma Bellinda la pietra dell'anello è torbida e Bellinda torna subito dal mostro. Al palazzo il mostro tarda e Bellinda è molto preoccupata, ma poi lui arriva anche se non sembra molto in salute. Bellinda non voleva affliggerlo e dice di volergli bene, anche se non abbastanza da sposarlo. Passano due mesi e l'albero in giardino indica che si sposa Carolina. Anche stavolta Bellinda va alle nozze e le sorelle le nascondono l'anello, e quando Bellinda lo recupera la pietra è torbida. Al palazzo il Mostro non compare per un giorno intero e quando si fa vedere è più debole della volta prima.
Molti mesi dopo l'albero ha tutte le foglie secche verso il basso perché il padre di Bellinda sta morendo. Il mostro la lascia tornare a casa, e quando il mercante vede che Bellinda è lì per assisterlo inizia a sentirsi meglio e recupera le forze. Le sorelle fanno di nuovo sparire l'anello e quando Bellinda lo ritrova la pietra è quasi tutta nera. Lei torna subito dal mostro, ma il palazzo è buio e sembra abbandonato. Bellinda trova il mostro quasi morto nel rosaio e lei lo prega di non morire dicendo che se lui vivesse lei lo sposerebbe. Il palazzo allora si illumina e al posto del mostro appare un giovane bellissimo: è un re condannato a restare mostro finché una ragazza non lo avesse amato nonostante tutto. Il re fa arrivare la famiglia di Bellinda al palazzo e la sposa facendola regina, ma Assunta e Carolina la invidiano tanto da trasformarsi in statue.
Varianti e fiabe simili[]
Varianti italiane[]
- Bellinda e il mostro (Zanazzo)
- Bellindia (De Nino)
- Bellindia (Nerucci)
- La rosa (Visentini)
- Rosina Imperatrice
- Zelinda e il Mostro