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Betta è una fiaba italiana in Novelle, favole e leggende romanesche di Giggi Zanazzo.

Trama[]

Betta è l'allieva di una sarta e ogni sera va al balcone ad annaffiarle i vasi. Di fronte c'è la finestra del re che si è innamorato di lei e un giorno per stuzzicarla le chiede quante foglie ci sono nei suoi vasi. Lei risponde chiedendogli quanti pesci ci sono in mare e quante stelle nel cielo. Lui non ha la risposta per quello e chiede consiglio a un cameriere che gli dice cosa fare. Il re si veste da pescivendolo e Betta vuole comprare qualcosa, ma lui le darà il pesce solo in cambio di un bacio. Lei ci sta, ma lui scappa via senza darle niente. Betta è furiosa ma alla fine con la maestra ci ride su. Solo che poi scopre che lo scherzo glielo ha fatto il principe, e non vuole fargliela passare liscia: si traveste indossando una cintura d'oro e chi bacerà la sua mula avrà la cintura. Il re la vuole assolutamente, bacia il sedere della mula ma Betta scappa via senza dargli niente. Quando il re capisce che era uno scherzo di Betta lui si ammanta di bianco e il cameriere di nero, e vanno a nascondersi nella cantina della sarta. Betta scende a prendere il vino e i due incappucciati la spingono da una parte e dall'altra spaventandola, poi scappano via e nessuno crede al racconto di Betta. Come al solito quando il re rivendica il proprio scherzo Betta pensa subito a una vendetta: stavolta si veste da morte e sale di notte alla finestra del re. Vedendo la morte lui si spaventa tanto da farlo supplicare di andare dalla sua vecchia madre e lasciar stare lui che è giovane. Betta lo terrorizza per un po', poi se ne va. Il giorno dopo il re scopre che anche quello era uno scherzo di Betta e si arrende: qualunque cosa lui faccia lei trova il modo di replicare in modo adeguato, perciò tanto vale farla finita e, dato che Betta gli piace, chiederle di sposarlo. La madre del re approva e i due si sposano.

Varianti e fiabe simili[]

Varianti italiane[]

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