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Cenerentola o la scarpetta di cristallo (tradotto anche come "La Pianellina di vetro") è un racconto francese in I racconti di Mamma Oca di Perrault.

Trama[]

Un gentiluomo resta vedovo e gli rimane solo la figlia, dolce e gentile come la madre. Più avanti si sposa di nuovo, ma con una donna cattiva e dispotica, che a sua volta ha già due figlie che le somigliano. Dopo le nozze il gentiluomo diventa succube della moglie, così che sua figlia non ha il coraggio di lamentarsi con lui di come la matrigna la tratti male. La ragazza finisce a vivere in cucina vicino al camino, per questo la sorellastra maggiore, Genoveffa, la chiama Culdicenere, mentre la minore è meno sgarbata e la chiama Cenerentola.

Un giorno c'è un ballo al palazzo reale e le sorellastre sperano di farsi notare dal principe o altri gentiluomini. Anche Cenerentola desidera andare, e così la sua fata madrina trasforma una zucca in una carrozza, dei ratti in cocchieri e cavalli, e i suoi stracci in un abito senza pari, poi le raccomanda di tornare a casa prima di mezzanotte, perché poi l'effetto della magia finirà. Alla festa Cenerentola attira l'attenzione e l'ammirazione di tutti, il principe la mette al posto d'onore e danza con lei. Cenerentola conversa amabilmente anche con le sorellastre, ma loro non sono in grado di riconoscerla.

Tornata a casa Cenerentola chiede alla sua madrina di farla andare anche al ballo della sera successiva. Al secondo ballo Cenerentola dimentica le raccomandazioni della fata, e al primo rintocco della mezzanotte è costretta a scappare di corsa, così che perde una delle scarpette ed esce dal palazzo già ridotta in stracci. Il principe trova solo la scarpetta, mentre l'altra resta a Cenerentola. Il principe annuncia che tutte le donne del regno dovranno provare la scarpetta e lui sposerà la dama a cui calzerà. Quando tocca a Cenerentola la scarpetta calza alla perfezione e lei tira fuori anche l'altra, indossandole entrambe. La fata madrina compare e veste nuovamente Cenerentola in abiti sontuosi: le sorellastre la riconoscono e si inginocchiano chiedendole perdono. Cenerentola le perdona le porta con sé al palazzo, facendole sposare a due gentiluomini.

Adattamenti[]

In tutti gli adattamenti c'è un solo ballo invece di due.

  • Cendrillon (1749) di Jean-Louis Laruette. Opera lirica francese.
  • Cendrillon (1810) di Nicolas Isouard. Opera lirica francese. La storia è adattata in modo realistico, dove è il ministro Alidor a far andare Cenerentola al ballo per ricompensarla della sua generosità. Il principe le chiede di sposarlo due volte, prima al ballo travestito da valletto e poi dopo la prova della scarpetta. Le sorellastre Clorinde e Thisbé sono figlie di un patrigno, non di una matrigna.
  • Agatina, o la virtù premiata (1814) di Stefano Pavesi. Opera lirica italiana basata sull'opera di Isouard, ma con elementi magici come i poteri di Alidoro, che ricopre il ruolo della "fata". La protagonista si chiama Agatina e il re Ramiro. Gli altri nomi sono stati italianizzati, come Clorinda e Tisbe. C'è di nuovo il tema, introdotto da Isouard, del principe che scambia la propria identità con un servitore. Al posto della scarpetta viene usata una rosa magica.
  • La Cenerentola, ossia La bontà in trionfo (1817) di Gioachino Rossini. Opera lirica italiana basata sull'opera di Pavesi, ma col contesto realistico di Isouard. I nomi dei personaggi sono come in Pavesi, ma la protagonista si chiama Angelina mentre Ramiro è un principe. C'è di nuovo il tema del principe che scambia la propria identità con un servitore. Al posto della scarpetta o della rosa viene usato un bracciale.
  • Zolushka (1893) di Boris Vietinghoff-Scheel. Balletto russo. A maltrattare Cenerentola sono i suoi veri genitori e le sue vere sorelle, Aloisa e Odette. Il giorno dopo il ballo Cenerentola si intrufola nel giardino reale per cercare la scarpetta e ottiene con fatica che la fata l'aiuti una seconda volta.
  • Cendrillon (1899) di Jules Massenet. Opera lirica francese. La protagonista si chiama Lucette mentre le sorellastre sono Noémie e Dorothée. La storia è abbastanza fedele, ma il padre vuole ancora bene a Lucette e c'è un incontro onirico provocato dalle fate tra Lucette e il principe.
  • Cendrillon (1899) di Georges Méliès. Film muto francese. Non c'è traccia del padre di Cenerentola. La fata fa uscire uno gnomo dall'orologio del palazzo per ricordare a Cenerentola che è arrivata la mezzanotte, prima di apparire lei stessa. Cenerentola poi ha un incubo con orologi, gnomi e fate.
  • Cendrillon (1904) di Pauline Viardot. Opera lirica francese. La storia è ambientata nel 1904, in una Francia alternativa dove esistono ancora la monarchia e la nobiltà. La protagonista si chiama Marie e vive con il padre e le sorelle, Armelinde e Maguelonne. Gli abiti per il ballo diventano meravigliosi grazie a un velo magico, mentre le scarpette sono un dono a parte. Al ballo va anche la fata. C'è di nuovo il tema del principe che scambia la propria identità con un servitore. Si parla diverse volte del passato del padre di Marie.
  • Cendrillon ou La Pantoufle merveilleuse (1907) di Albert Cappellani. Film muto francese. Cenerentola non ha il padre. C'è un folletto che tormenta Cenerentola e degli angeli che l'aiutano con la fata a prepararsi per il ballo. La fata poi le mostra in sogno che il principe la sta cercando e riappare a corte dopo la prova della scarpetta per dare abiti nuovi a Cenerentola.
  • Cinderella (1911) di George Nichols. Film muto statunitense. La trama è molto fedele alla fiaba, ma Cenerentola non ha il padre e sul finale se ne va al palazzo senza portare le sorellastre con sé.
  • Cendrillon ou La Pantoufle merveilleuse (1912) di Georges Méliès. Film muto francese. Cenerentola non ha il padre. La fata è assistita da altre fate e diavoletti. Quando Cenerentola si attarda a mezzanotte appaiono le ore, un orologio gigante inquietante e la fata a rimproverarla per aver fatto tardi.
  • Cinderella (1914) di James Kirkwood. Film muto statunitense. Cenerentola non ha il padre. La fata madrina la mette alla prova come mendicante e da quel momento le fate vegliano Cenerentola. Lei e il principe si incontrano prima del ballo. Un'indovina predice alle sorellastre che una della loro famiglia sposerà il principe. Dopo il ballo Cenerentola ha l'incubo dell'orologio.
  • Cenerentola (1920) di Ugo Falena e Giorgio Ricci. Film muto italiano.
  • Cinderella (1922) di Walt Disney. Corto d'animazione statunitense. La storia è ambientata negli anni Venti. Non ci sono il padre e la matrigna, e Cenerentola va al ballo in macchina.
  • Cinderella (1925) di Walter Lantz. Corto d'animazione statunitense.
  • Ella Cinders (1926) di Alfred E. Green. Film muto statunitense. Lei si chiama Ella Cinders e le sorellastre sono Lotta e Prissy Pill. Non c'è il padre di Ella. La storia è ambientata negli anni Venti e il ballo è legato a un concorso per diventare attrice. Il principe è sostituito da un ricco amico di Ella.
  • Cinderella Blues (1931) di Harry Bailey e John Foster. Corto d'animazione statunitense. La storia è sintetizzata al massimo: c'è solo la matrigna a tormentare Cindy, al posto della carrozza c'è una macchina e il principe la ritrova quando ancora lei sta cercando di tornare a casa.
  • Cenerentola (1934) di Dave Fleisher. Corto d'animazione statunitense. L'adattamento è abbastanza fedele ma non ci sono né il padre né la matrigna, compare Cupido a far cadere il principe ai piedi di Cenerentola (Betty Boop), mentre le sorellastre vengono lasciate alla loro invidia.
  • A Coach for Cinderella (1936) / A Ride for Cinderella (1937) di Max Fleischer. Coppia di cortometraggi d'animazione statunitensi che pubblicizzavano una Chevrolet, usata al posto della carrozza. Non ci sono né il padre né la matrigna. La fata è sostituita da gnomi e animali che preparano abito e automobile. Le sorellastre si rivolgono a una strega per rovinare il ballo di Cenerentola, ma il piano si ritorce contro di loro. Il principe trova Cenerentola con il cane che ne segue l'odore.
  • Cinderella Meets Fella (1938) di Tex Avery. Corto d'animazione statunitense. Le sorellastre compaiono solo all'inizio, la fata non sembra sobria e fa un po' di confusione con la magia, e tutto il corto ha un senso di "metanarrazione": i personaggi sono consapevoli di essere in un corto animato e di quello che dovrebbe succedere nella storia.
  • Il primo bacio (1939) di Henry Koster. Lungometraggio statunitense. La storia è ambientata negli anni Trenta. La protagonista Constance Harding (Connie) va a vivere con gli zii e subisce il carattere della cugina Barbara Clinton. La servitù degli zii l'aiuta ad andare al ballo della famiglia di Ted Drake. Il ballo ha inizialmente conseguenze negative e Connie se ne va per insegnare musica, ma Ted la segue perché è innamorato di lei e non di Barbara.
  • Zolushka (1945) di Sergej Sergeevič Prokof'ev. Balletto sovietico. Cenerentola non ha il padre. La fata mette alla prova Cenerentola presentandosi come mendicante e ha al suo servizio le quattro fate delle stagioni e dodici nani che ricordano l'ora a Cenerentola durante il Ballo di Primavera. C'è poi una distorsione dello spazio-tempo causata dall'amore del principe che gli permette, dopo il ballo, di viaggiare a lungo per il mondo alla ricerca di Cenerentola e di ritornare comunque entro il giorno seguente al Ballo di Primavera.
  • Zolushka (1947) di Nadezhda Kosheverova e Mikhail Shapiro. Lungometraggio sovietico. Il padre di Cenerentola è un boscaiolo del re. Non sono poveri ma la moglie e le figliastre, Anna e Mariana, sono la spesa più grossa. La fata ha un apprendista che è amico di Cenerentola e l'aiuta spesso. Il re è capriccioso ma amichevole e conosce Pollicino e il Gatto con gli stivali; i suoi stessi soldati usano varie paia di stivali delle sette leghe per cercare Cenerentola. La prova della scarpetta non va subito come dovrebbe.
  • Cenerentola (1948) di Fernando Cerchio. Lungometraggio italiano. Si basa sull'opera di Rossini.
  • Cenerentola (1950) di Wilfred Jackson, Hamilton Luske e Clyde Geronimi. Film d'animazione statunitense. L'adattamento è molto fedele alla fiaba originale, con poche differenze: anche il padre di Cenerentola è morto, le sorellastre si chiamano Anastasia e Genoveffa, Cenerentola è amica dei topini nella sua casa e la matrigna capisce che Cenerentola era al ballo prima della prova della scarpetta, ostacolando più attivamente la figliastra.
  • La scarpetta di vetro (1955) di Charles Walters. Lungometraggio statunitense. La protagonista si chiama Ella, le sorellastre Birdena e Serafina. Il padre è morto. Il principe si chiama Charles e prima del ballo incontra Ella tre volte, di cui una da bambini. La fata è sostituita dalla signora Toquet, una vecchia eccentrica con cui Ella fa amicizia. La storia ha un tono realistico, a parte una predizione che un'indovina aveva fatto alla madre di Ella sul futuro della figlia e quella che sembra essere la trasformazione della carrozza in una zucca dopo la mezzanotte.
  • Cinderella (1957) di Richard Rodgers e Oscar Hammerstein II. Musical statunitense. La storia è abbastanza fedele alla fiaba, ma non c'è traccia del padre di Cenerentola e il principe si chiama Christopher. Il giorno dopo il ballo Cenerentola si intrufola nel giardino reale, dove una guardia l'arresta ma poi le fa provare la scarpetta.
  • Cenerentola (1960) di Stefano De Stefani. Lungometraggio italiano.
  • La Cenicienta (1966) di Jorge Peña Hen. Opera lirica cilena.
  • Hey, Cinderella! (1969) di Jim Henson. Lungometraggio statunitense. Cenerentola non ha il padre ma ha un cane di nome Rufus che l'aiuta. Il principe si chiama Arthur e all'inizio lei lo crede un giardiniere. Il ballo è in maschera. Arthur distrugge per sbaglio la scarpetta perduta. La fata ha problemi a controllare la propria magia e combina alcuni guai.
  • La meravigliosa favola di Cenerentola (1971) di Süreyya Duru. Lungometraggio turco. Cenerentola non ha il padre ma ha molti amici. Il principe ha visto Cenerentola in sogno, e una maga che li conosce entrambi gli dice solo che lei esiste e dopo gli dà l'idea della scarpetta. La fata compare solo una volta.
  • La scarpetta e la rosa (1976) di Bryan Forbes. Lungometraggio britannico.
  • Cinderella (1979) di Peter Maxwell Davies. Opera pantomimica statunitense.
  • Zolushka (1979) della Soyuzmultfilm. Corto d'animazione sovietico.
  • Cinderella (1980) di Paul Reade. Balletto britannico.
  • Cinderella (1994) di Toshi Hiruma. Lungometraggio d'animazione giapponese.
  • Cenerentola (1996) di Hiroshi Sasagawa e Ricky Corradi. Serie animata italo-giapponese.
  • Cenerentola (1997) di Robert Iscove. Lungometraggio statunitense.
  • La leggenda di un amore - Cinderella (1998) di Andy Tennant. Lungometraggio statunitense.
  • Cenerentola per sempre (2000) di Beeban Kidron. Lungometraggio britannico.
  • A Cinderella Story (2004) di Mark Rosman. Lungometraggio statunitense.
  • Cenerentola (2011) di Christian Duguay. Miniserie televisiva italo-tedesca.
  • Le campane suonano a mezzanotte (2011) di Seishi Kishimoto. Manga giapponese. Rivisitazione fedele alla trama originale ma dall'atmosfera gotica e il finale da horror. Cenerentola ha solo le sorellastre, la sua aiutante è una strega, c'è un giullare a raccontare la storia e il riconoscimento con la scarpetta ha qualche differenza.
  • My First Cinderella (2013) di George Williamson e Loipa Araújo. Balletto britannico.
  • Cercasi Cenerentola - Il musical (2014) di Stefano D'Orazio. Musical italiano. La storia è ambientata negli anni '50.
  • Cenerentola (2015) di Kenneth Branagh. Lungometraggio statunitense.
  • Cinderella (2015) di Alma Deutscher. Opera lirica britannica.
  • Cinderella (2021) di Andrew Lloyd Webber. Musical britannico.
  • Cenerentola (2021) di Kay Cannon. Lungometraggio statunitense.

Per altre apparizioni del personaggio vedi: Cenerentola (personaggio).

Varianti e fiabe simili[]

Varianti italiane[]

Varianti straniere[]

Galleria []

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