
La fata di Sardegna (La gatta Cenerentola)
Il donatore è uno dei ruoli base assunti dai personaggi delle fiabe.
Il suo compito è fornire all'eroe il mezzo magico.
Caratteristiche[]
Il donatore classico del racconto di fate è una maga (o genericamente una vecchia) che mette alla prova l'eroe, o uno stregone che lo prende al suo servizio. Più avanti la figura è evoluta in altre forme: orchi, fate, animali, anziane caritatevoli, personificazioni e qualunque altro tipo di personaggio.
Il donatore entra in scena dopo che l'eroe ha lasciato casa o subito prima, ed esce di scena appena svolto il suo ruolo, a meno che non debba rimanere per motivi di trama (La pulce) o la sua figura non coincida con altre. Il donatore può essere spesso anche aiutante, specialmente se il mezzo magico serve proprio a chiedere il suo aiuto (I tre re bestie, Corpo-senza-l'anima e varianti). Donatore e antagonista coincidono quando il mezzo magico è in possesso dell'antagonista e l'eroe glielo ruba (Petrosinella, I tre castelli). Il donatore non è una figura obbligatoria: l'eroe può possedere già l'oggetto/aiutante (La cerva fatata) o può trovarlo senza che gli venga donato.
In molte fiabe uomini o donne in possesso di grandi conoscenze magiche (come il maestro o la maga) fanno da mentore all'eroe o all'eroina, e i loro oggetti o abilità vengono dati come dono d'addio (Il racconto dell'orco e varianti, Le tre corone) o vengono presi dall'eroe con l'astuzia o la forza (Lattanzio e Dionigi). In un contesto più realistico il donatore può regalare l'oggetto all'eroe dopo averlo preso al mercato (La schiavetta e Il palazzo dell'Omo morto), venderglielo (La bambola e varianti, Lo scarafaggio) o venire derubato dall'eroe (Il pastore che non cresceva mai o le varianti di Pollicino). Il furto può risolversi con la morte del donatore quando il mezzo magico è una parte essenziale del suo corpo, come il grasso dell'orco in Verdeprato o il sangue della volpe aiutante in Il serpente. Un donatore involontario non subisce sempre un torto: la serpe che usa le tre foglie magiche per riportare in vita un'altra serpe le lascia semplicemente lì dopo averle usate, anche se l'uccisione della prima serpe per mano dell'eroe ricorda ancora la prova da superare per il conseguimento dell'oggetto.
Il genitore[]

Antonio e l'orco (Il racconto dell'orco)
L'eroe riceve il mezzo magico come eredità da un genitore morto o come dono di addio da un genitore ancora in vita. L'eroe non apprezza sempre l'eredità ricevuta prima di scoprirne il valore reale (tutte le varianti del Gatto con gli stivali). In assenza di genitori può esserci una balia, una sorella o una figura equivalente (varianti di Pelle d'asino e Biancabella e il serpente), una madrina o una nuova incarnazione della madre morta (molte varianti di Cenerentola) o una anche serpe magica riconoscente (La biscia, Il principe folletto).
La presenza del genitore donatore non esclude il donatore nella foresta: se l'oggetto del genitore non è magico l'eroe lo baratta con l'oggetto del donatore (Babiole), o lo usa solo per il riconoscimento (I tre re bestie). Se l'oggetto del genitore è magico i doni nella foresta non lo sono, non esistono, non vengono accettati o non vengono mai usati (Il ramo d'oro). Qualche volta invece tutti i doni sono magici: Livoretto riceve dalla madre un cavallo fatato, poi lungo la strada riceve altri oggetti magici per evocare gli aiutanti e questi aiutanti infine gli procurano l'acqua della vita, e tutti questi mezzi fatati vengono usati da Livoretto o su di lui. Le possibilità sono infinite. Cienzo si serve solo del dono ricevuto dal padre e non accetta niente nella foresta; solo nel secondo movimento, di cui non è neanche l'eroe, si serve di un'erba magica che ha visto usare al drago che ha ucciso durante le proprie avventure.
Il donatore nella foresta[]
Nel tipico racconto di fate l'eroe entra nella foresta, arriva alla capanna e dopo alcune prove il donatore, spesso un'anziana, gli dà il mezzo magico (Smalto Splendente e varianti). Questa però è solo la struttura di base della vicenda. La capanna magari è sostituita da un palazzo (Il racconto dei racconti), oppure la vecchia donatrice appare sotto l'albero su cui l'eroina ha dormito (La bambina venduta con le pere), ma queste sono variazioni minime. Eroi come Peruonto e Fortunio ricevono i poteri magici solo per aver compiuto buone azioni lungo la strada. Marcuccio sulla montagna riceve la cura per una principessa che neanche conosce dalla Virtù che era apparsa per impedirgli di uccidersi. Dionigi impara l'arte magica di Lattanzio a casa del suo maestro in un contesto rinascimentale: Lattanzio vive come sarto in città, ma è comunque un "donatore nella foresta" perché l'eroe ha lasciato la propria casa per andare in un luogo sconosciuto da cui esce con la conoscenza della magia, riproponendo simbolicamente lo schema della foresta e della capanna. Gli esempi potrebbero essere infiniti. Anche la vecchia lanciata dalla finestra che resta appesa agli alberi e viene ringiovanita da fate di passaggio è una ripresa di questo schema: la fata è il donatore, il dono è la bellezza (La vecchia scorticata e varianti). Ricchezza e bellezza, pur non essendo propriamente magiche, sono doni graditi in molte fiabe, specialmente quando il donatore giudica l'animo dell'eroina e di una sua rivale premiando la prima per la sua bontà e punendo la seconda per la sua cattiveria (Le fate e varianti). Un'altra variazioni al tema è quella del donatore che vende il mezzo o l'animale magico (Lo scarafaggio, il topo e il grillo).
Funzioni[]

Petrosinella e il principe rubano le ghiande magiche all'orca
Le funzioni del donatore non sono per forza come le presenta lo schema: possono mancare del tutto, comparire in un ordine diverso o coincidere con funzioni diverse.
- 12 - Prova del donatore. Il donatore sottopone l'eroe a una o più prove perché si guadagni il mezzo magico. La prova può essere superata subito o consistere in un periodo di servizio. L'eroe può dover sconfiggere il donatore, oppure è sufficiente che compia una buona azione verso il donatore senza neanche sapere di poter guadagnare qualcosa.
- 14 - Conseguimento. Le prove del donatore vengono sempre superate dall'eroe, che ottiene il mezzo magico. Il conseguimento può esserci anche senza una prova. Il donatore (quando c'è) lascia il mezzo all'eroe in eredità, glielo vende o glielo regala per simpatia.