Fiabe Wiki
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Il bosco dei troll

La fiaba è un tipo di storia breve di origine popolare, che coinvolge eroi e creature del folclore. Ci sono diversi tipi di fiaba, ma tutti presentano una sequenza di eventi inverosimili dove il tempo sembra sospeso, mentre la natura e il comportamento umano non rispondono alle logiche reali.

La fiaba è in grado di incorporare elementi delle diverse epoche e dei diversi contesti che attraversa nel venire tramandata. A volte la fiaba ha uno scopo morale, formativo, o comunque punta a insegnare qualcosa.

Etimologia[]

"Fiaba" deriva dal latino "fabŭla" (racconto), la stessa parola da cui deriva anche "favola". Fiaba e favola spesso vengono confuse anche se i due generi sono ben diversi: la fiaba è un racconto fantastico che ha lo scopo di intrattenere, mentre la favola è un breve aneddoto a scopo morale dove gli animali e gli oggetti parlanti non sono altro che un'allegoria della condizione umana ritratta spesso in maniera pessimistica.

In molte lingue le fiabe vengono definite "racconti di fate" (es. "fairytale"). La prima a usare questa definizione fu Madame d'Aulnoy ("conte de fée") nel XVII secolo.

Storia[]

Le fiabe si trovano sia in forma orale che in forma scritta (la più recente). Molte fiabe di oggi sono il prodotto di storie antiche di secoli che sono evolute in molte varianti in diverse culture del mondo. La storia di una fiaba è difficilmente tracciabile perché solo la forma scritta sopravvive inalterata, mentre la forma orale cambia inevitabilmente ogni volta che viene tramandata da una generazione all'altra. Secondo alcuni studi ci sono fiabe che possono risalire fino all'Età del Bronzo, 6000 anni fa: antropologi come Vladimir Propp hanno visto nella fiaba la testimonianza di antiche usanze tribali. Oltre alle fiabe classiche nuove fiabe vengono scritte da autori moderni, fiabe che non seguono sempre gli stessi meccanismi del racconto di fate ma che rientrano perfettamente nel genere.

In origine le fiabe erano raccontate o rappresentate come spettacolo e non venivano scritte quasi mai. Alcune antichissime testimonianze ci sono fornite da Apuleio nell'opera L'asino d'oro che include la storia di Amore e Psiche, o dal Panchatantra (India, III secolo a.C.), ma ignoriamo quanto queste versioni scritte riflettessero le versioni orali e quanto siano state raffinate dagli autori. Tuttavia questi testi ci mostrano quanto siano antiche le radici delle fiabe, molto più antiche di Le mille e una notte. Altri testi molto antichi sono Bel e il Drago (II secolo a.C.) e Vikram e il Vampiro. In Cina i filosofi taoisti come Liezi e Zhuangzi raccontarono fiabe nei loro scritti filosofici.

Elementi fiabeschi hanno influenzato anche opere che non appartengono al genere della fiaba, come I racconti di Canterbury di Chaucer, La regina delle fate di Spenser, e molti lavori di Shakespeare: Re Lear, ad esempio, può essere considerato una variante di fiabe come Acqua e sale o Cap-o'-Rushes. Gozzi ha usato molti motivi fiabeschi nella Commedia dell'Arte. Nel frattempo Pu Songling in Cina ha incluso molte fiabe nella sua raccolta Racconti straordinari dello studio Liao, pubblicata postuma nel 1766.

Le storie che noi chiamiamo fiabe non erano riconosciute come un genere a sé stante. I primi a identificare il genere furono autori come Giovanni Francesco Straparola e Giambattista Basile nel Rinascimento, seguiti poi da autori più tardi come Charles Perrault e i Grimm. In alcune raccolte di fiabe si nota un forte riadattamento dei racconti da parte dell'autore (come in Perrault o Basile), mentre altri autori come Afanas'ev o i Grimm cercarono di preservare il più possibile la versione popolare eliminando le contaminazioni delle versioni letterarie.

Nel XVII secolo si accese l'interesse per le fiabe come intrattenimento nelle corti, l'ambiente in cui operava lo stesso Perrault. Nel frattempo influenti donne aristocratiche organizzavano i salon, raduni di intellettuali in cui si trattavano molti argomenti inerenti alla letteratura, alla filosofia, alla politica e a questioni sociali. Il linguaggio sfarzoso delle fiabe lette nei salon nascondeva un sottotesto ribelle che passava inosservato ai censori di corte: critiche alla vita di corte e agli stessi regnanti erano nascoste in questi oscuri racconti finemente distopici. Le fiabe scritte dalle autrici (esponenti dell'aristocrazia che si opponevano a situazioni quali il matrimonio forzato) spesso avevano per protagoniste giovani e intelligenti eroine aristocratiche le cui vite erano controllate da padri, signori e anziane fate cattive, finché un gruppo di fate sagge (donne indipendenti e intelligenti) non interveniva a sistemare la situazione. Molti di questi racconti dei salon sono stati conservati nell'opera Le Cabinet des Fées, un'enorme collezione di fiabe del XVII e XVIII secolo.

I secoli XVIII e XIX furono caratterizzati invece dalla tendenza a preservare le versioni orali senza abbellimenti letterari. Pur di avere racconti genuinamente popolari e tedeschi i Grimm esclusero dalla loro raccolta tutte le fiabe orali che sembravano aver origine dal successo di quelle di Perrault. Il lavoro dei Grimm fu di ispirazione per il russo Afanas'ev, i norvegesi Peter Christen Asbjørnsen e Jørgen Moe, il rumeno Petre Ispirescu, l'inglese Joseph Jacobs e l'americano Jeremiah Curtin (che collezionò fiabe irlandesi). La nascita dell'antropologia e dell'etnologia fece in modo che molti etnografi raccogliessero fiabe in tutto il mondo, trovando racconti simili in Africa, in Australia e nelle Americhe: questi lavori furono riuniti da Andrew Lang, che a sua volta aveva raccolto fiabe in Europa e Asia. Lang incoraggiò il lavoro di Yei Theodora Ozaki, che pubblicò le fiabe giapponesi nel 1908. Nello stesso periodo autori come Hans Christian Andersen e George MacDonald continuarono la tradizione fiabesca: Andersen prese racconti popolari danesi ma scrisse anche fiabe nuove e sue; a sua volta MacDonald scrisse nuove fiabe, ma incorporò i temi fiabeschi in lavori come La principessa e il goblin o Lilith, opere che saranno tra le prime del genere riconosciuto poi come fantasy.

L'età moderna ci ha offerto nuovi autori di fiabe per adulti e per bambini. Fra gli scrittori più celebri ci sono Carlo CollodiJames Matthew BarrieLewis CarrolKenneth GrahameFrank Lyman Baum, Gianni Rodari e altri.

Nella letteratura contemporanea molti autori hanno usato la fiaba per esaminare la condizione umana o per esplorare drammi psicologici. Alcuni autori si concentrano su argomenti specifici come la multiculturalità, o la rivalutazione femminista delle fiabe europee di stampo patriarcale. Nel frattempo con la nascita della letteratura per l'infanzia sono state scritte molte nuove fiabe appositamente per i bambini: queste fiabe (scritte o cinematografiche) hanno una piega più comica delle fiabe tradizionali e a volte i protagonisti sono consapevoli di essere i personaggi delle fiabe, come accade in Shrek. Un altro approccio moderno alla fiaba è il riadattamento realistico o erotico delle fiabe classiche, destinato agli adulti. Molti di questi racconti affrontano questioni sessuali, sociali e psicologiche.

Trasmissione[]

Fiabe che hanno simili trame, personaggi e motivi si trovano in tutto il mondo: ad esempio la storia giapponese del viaggio di Urashima Tarō al Ryūgū-jō è incredibilmente simile a quella irlandese di Oisin nel Tír na nÓg. Ci sono due teorie per spiegare gli elementi comuni nelle fiabe e leggende di diversi continenti. La prima è che una singola origine abbia generato un racconto diffuso poi in tutto il mondo nei secoli. La seconda è che tali fiabe derivino da una comune esperienza umana e per questo possano comparire storie molto simili in culture molto diverse. Niente però ci dà la completa certezza della validità di una teoria a discapito dell'altra.

Le fiabe e l'infanzia[]

Nell'ultimo secolo si è diffusa l'idea che la fiaba sia un genere per l'infanzia, per via dei contesti inverosimili, della propensione infantile a credere alle storie fantastiche e della leggerezza con cui le storie vengono raccontate. Questa idea è incorretta: moltissime fiabe presentano elementi troppo cruenti o maturi per essere stati pensati per un pubblico di bambini. Spesso gli autori che dichiaravano di aver composto le storie per un pubblico infantile non dicevano la verità: i fratelli Grimm hanno intitolato la loro raccolta Kinder- und Hausmärchen (Fiabe per bambini e famiglie), ma i racconti non erano davvero adatti a quel pubblico e un'edizione riadattata all'infanzia fu pubblicata solo alcuni anni dopo. Allo stesso modo Giambattista Basile dichiarava che la sua raccolta era per "lo trattenemiento de peccerille", ma il vero scopo del Pentamerone era intrattenere gli ospiti negli eventi di corte, e al suo interno non mancano crimini efferati ed eventi scabrosi. Fin dai tempi antichi lo scopo primario della fiaba è stato l'intrattenimento, che fosse quello familiare o quello pubblico, e già allora gli adulti erano parte del pubblico quanto i bambini e spesso più di loro.

A dimostrazione che le fiabe siano dedicate soprattutto a un pubblico adulto c'è il fatto che le fiabe tradizionali vengano riadattate in edizioni speciali perché possano essere lette dai bambini, ai quali non viene mai offerta la storia originale. A questo si aggiungono i riadattamenti cinematografici come quelli Disney, che trasformano la fiaba rendendola più accessibile a un pubblico di giovane età. Un esempio di ammorbidimento della fiaba è la storia di Cappuccetto, presentata nei libri per bambini come "fiaba di Perrault" ma raccontata come nella variante dei Grimm, l'unica dove Cappuccetto viene salvata.

Tipi di fiaba e morfologia[]

Per la classificazione dei diversi tipi di fiaba, si veda Aarne-Thompson.

Per la morfologia e le funzioni delle fiabe, si veda Vladimir Propp.

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