Le Fiabe del focolare (tedesco: Kinder- und Hausmärchen, ossia Fiabe per bambini e famiglie) sono le fiabe raccolte dai fratelli Grimm tra il 1812 e il 1825.
I fratelli Grimm raccolsero le fiabe dalla tradizione orale tedesca, valutando le diverse versioni prima di dare loro forma scritta.
La prima edizione risale al 1812, e conteneva 86 storie, seguita da un secondo volume con altri 70 racconti nel 1815, per un totale di 156 fiabe. Per la seconda edizione si aggiunse un terzo volume di commento sulle fiabe raccolte curato da Whilhelm. Nelle edizioni successive ci furono numerosi cambiamenti: ogni volta vennero tolte o aggiunte diverse fiabe, fino ad arrivare alla settima edizione (1857) con 211 storie, quella ancora pubblicata e tradotta in tutto il mondo. Durante tutto questo processo le storie coinvolte sono state però più di 211: infatti diverse fiabe nel corso delle edizioni sono state tolte definitivamente e sostituite con altre.
La prima edizione fu criticata perché non adatta ai bambini nonostante il titolo, e alcuni cambiamenti nel contenuto delle fiabe furono dovuti a questo: le madri malvagie furono trasformate in matrigne, e diversi riferimenti sessuali furono tolti, anche se la violenza delle punizioni degli antagonisti aumentò.
Nel 1825 i Grimm pubblicarono la Kleine Ausgabe (lett. "piccola edizione"), una selezione di 50 fiabe destinate ai bambini. Questa versione ebbe dieci edizioni, tra il 1825 e il 1858.
Lista delle fiabe[]
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Leggende per bambini[]
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Le fiabe scartate[]
Tra le fiabe pubblicate tra il 1812 e il 1815 ce ne sono alcune che sono state tolte e sostituite con altre nelle edizioni successive.
- L'usignolo e l'orbettino (racconto 6), sostituita con Il fedele Giovanni
- La moneta rubata (racconto 7), sostituita con Il buon affare
- La mano col coltello (racconto 8), sostituita con Lo strano violinista
- Il signor Dettofatto (racconto 16), sostituita con Le tre foglie della serpe
- Come certi bambini si misero a giocare al macellaio (racconto 22), sostituito con L'indovinello.
- La Morte e il guardiano d'oche (racconto 27), sostituito con I musicanti di Brema.