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Fairy AR

La fata è una figura ricorrente nelle fiabe europee.

Etimologia[]

La parola deriva dal latino "fatum" (destino): era un appellativo delle Parche ed è passato a indicare genericamente delle donne collegate ai poteri sovrannaturali.

Nelle fiabe di definisce fatato qualcuno in possesso di poteri magici, ma anche qualcuno sotto l'influenza di una magia o una maledizione.

Caratteristiche[]

Di solito le maghe che praticano una magia positiva vengono chiamate fate, mentre quelle che praticano magia oscura sono chiamate streghe e sono comunemente viste come l'opposto delle fate. Nella fiaba la differenza non è davvero così netta: sia la fata che la strega occupano spesso il ruolo della maga nella foresta, la figura più arcaica di donatore, e in molti racconti il termine maga è intercambiabile sia con strega che con fata, in base alla natura della maga stessa. Per questo non si deve dare per scontato che la fata sia un personaggio positivo.

Le fate ricoprono tradizionalmente il ruolo di donatore o aiutante, ma non mancano fate eroine o antagoniste. Un esempio tipico di antagonismo è quello delle fate che benedicono un neonato, ma una di loro si indispone e invece di fare un dono lancia una maledizione, come in molte varianti della Bella addormentata o del Re Porco. Le fiabe di Aulnoy vedono moltissime fate antagoniste. La stessa maga Gothel, antagonista in Raperonzolo dei Grimm, nella prima edizione era una fata.

Le rappresentazioni delle fate sono varie e molto diverse di cultura in cultura, ma anche tra autori di una stessa area culturale. La distinzione tra i diversi tipi di fata può risultare forzata, dal momento che il tema è così ampio e non esiste un'unica definizione di cosa sia una fata: alcune sono umane comuni dotate di magia, altre sono ragazze magiche frutto di una nascita miracolosa e in grado di tornare in vita se uccise, altre ancora sembrano umane ma vivono nella natura o in luoghi magici come delle ninfe, mentre altre sono esseri eterei e alati che fanno parte del popolo dei faerie. La distinzione tra questi tipi di fata non è netta, e ci sono casi in cui non si hanno abbastanza elementi per classificarle o queste caratteristiche si sovrappongono.

Umani con poteri magici[]

In questi casi con fata si intende qualunque dama umana dotata di poteri magici (o, come scrive Basile, di una "fatagione") e vengono chiamate anche maghe. Appaiono come benefattrici e sono prodighe nel fare del bene, ma sono pronte a riservare castighi e punizioni a chi non sia educato con loro o a chi mostri ingratitudine. Queste dame spesso vivono in castelli e belle case nelle foreste o nelle città, ma non mancano fate residenti in vecchie torri o in paesi esotici a oriente. Spesso le dame fatate vengono scelte come madrine: fanno al protetto o alla protetta dei doni alla nascita, oppure compaiono anni dopo come aiutanti o donatrici. Ovviamente questo non significa che tutte le fate madrine rientrino nella "categoria" delle umane con poteri magici: non ci sono nessi tra la natura della fata e il suo ruolo nella storia. Questo tipo di fata include anche i giovani fatati figli di fate, come quelli nelle fiabe di Basile e Aulnoy.

Fate nate dalle piante[]

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La fata della mortella (La mortella)

Le fate nate dalle piante sono un elemento tipico delle fiabe dell'Europa meridionale. Queste ragazze nascono da un vegetale, poi muoiono (spesso uccise) ma tornano in vita grazie alla propria natura magica. A parte questi elementi sovrannaturali, queste fanciulle non sembrano diverse dalle altre persone e hanno esigenze umane. Questa situazione viene interpretata come una rielaborazione della figura dell'aiutante unito al tema della morte rituale dell'eroina, oppure come una trasposizione fiabesca di creature mitologiche quali le driadi. Spesso queste fate sono le amate del protagonista e la loro morte è causata da persone che vogliono ostacolare l'amore tra i due.

Fate come ninfe o anime delle madri[]

Le fate che vivono in luoghi magici e lontani dalla civiltà non sembrano avere una natura umana, ma magica e spirituale. Queste fate spesso hanno la capacità di servirsi degli animali o di apparire in forma animale, soprattutto come uccelli (anche se non è un potere esclusivo di questo "tipo" di fata). Non è raro che gli uccelli siano associati alla magia e alle anime dei defunti, e in molte fiabe le fate e le colombe sono associate alla madre defunta dell'eroina.

Apparizioni[]

Le piacevoli notti[]

Alcune fate passano volando su un giardino, vedono Ersilia addormentata e ricompensano la sua bellezza facendole molti doni e dandole un figlio bello e virtuoso: la terza fata però, per ragioni ignote, decide che il bambino nascerà maiale e indosserà quella pelle finché non avrà avuto tre mogli. STRAP. II.1 Una fata malata vede un selvaggio davvero brutto e grottesco, e si mette a ridere così tanto che ciò che non andava nel suo cuore si aggiusta. In virtù dei poteri che la natura le ha concesso, la fata riconoscente trasforma il selvaggio in un giovane bello, saggio e col potere di far avverare ogni sua parola. STRAP. V.1

Lo cunto de li cunti[]

La gatta cenerentola

Il principe e la fata di Sardegna (La gatta Cenerentola)

Una donna partorisce una pianta di mortella e anni dopo ne esce una fata. La ragazza viene fatta a pezzi, ma rinasce dalla stessa pianta dopo che i suoi resti sono stati nascosti nel vaso. BASILE I.2 Peruonto ripara dal sole tre giovani figli di fata addormentati e loro gli donano il potere di far avverare ogni sua parola. BASILE I.3 Una colomba offre a Zezolla l'aiuto delle fate di Sardegna. Quando suo padre va in Sardegna lei gli chiede di passare dalle fate, ma lui si dimentica. Le fate non permettono alla sua nave di lasciare il porto e in sogno rivelano il motivo al capitano. Il padre di Zezolla le va a chiamare nella grotta, loro appaiono e una gli dona un dattero che poi Zezolla pianta in giardino. Dalla pianta esce una fata che le insegna una formula per far apparire un corteo di preparatori e accompagnatori per andare ai balli del re. Queste fate vengono associate alle colombe più e più volte rimarcando il legame tra uccelli e mondo sovrannaturale, e tra fata aiutante e la madre morta. BASILE I.6 Cienzo salva una fata dai briganti e lei vuole portarlo nel suo palazzo, ma lui rifiuta la ricompensa e prosegue. Suo fratello Meo va a cercarlo e incontra la fata, che lo scambia per Cienzo e gli fa molte gentilezze. Intanto Cienzo viene sedotto da un'altra fata che ha il potere di comandare i propri lunghissimi capelli per intrappolare le persone e gettarle in un sonno magico. Meo salva Cienzo e la sua cagnetta magica divora la fata. BASILE I.7 Renzolla viene data a una lucertola gigante, in realtà una fata che la cresce nel lusso di un palazzo nascosto. Renzolla si mostra ingrata, così la fata le fa venire la faccia di capra e gliela lascia finché la ragazza non si scusa sinceramente. BASILE I.8 Una vecchia viene lanciata dalla finestra e resta appesa agli alberi per i capelli: tre fate ridono tanto a vederla che la rendono giovane e bellissima per ricompensarla di quelle risate. BASILE I.10

Il principe amato da Nella è fatato perché in possesso di abilità magiche, ma non si sa come le abbia ricevute. BASILE II.2 Viola viene istruita da tre fate che l'aiutano a fare scherzi al principe Ciullone. BASILE II.3 Il principe serpente ha abilità magiche e si trasforma in una colomba, animale spesso associato alle fate. BASILE II.5 Filadoro ha poteri magici straordinari, è associata alle colombe ed è figlia dell'orca antagonista. Ha magia sufficiente per aiutare il suo amato nei compiti imposti dall'orca, scappare con lui, fargli tornare la memoria e proteggerlo da altre maledizioni. BASILE II.7 Le fate vanno a far visita a Lisa appena nata, ma una di loro fa una storta e maledice la bambina a morire a sette anni per colpa di un pettine. BASILE II.8

In tre giorni Nardiello incontra tre fate che gli vendono gli animali magici. BASILE III.5 Corvetto è fatato e può districarsi in mezzo a molti inganni. Corvetto durante la storia non usa poteri magici ed è solo molto astuto; è possibile che questa "fatagione" sia solo ironia da parte dell'autore: serve essere fatati per districarsi senza danni nelle malignità cortigiane, che Basile conosceva bene. BASILE III.7 Cicella e Grannizia vengono messe alla prova da tre fate, che premiano la gentilezza di Cicella e puniscono la volgarità di Grannizia. BASILE III.10 I tre principi cognati di Tittone sono stati maledetti a restare animali da una fata che aveva subito un torto dalla loro madre. BASILE IV.3 Saporita viene aiutata dalle fate perché le ha divertite essendo un totale disastro a filare. BASILE IV.4 Una fata passa anni in forma di uccello per ripagare Porziella, aiutando lei e poi suo figlio Miuccio. La fata riprende un aspetto umano solo alla fine perché vuole sposare Miuccio. BASILE IV.5 Fate che sembrano avere una natura più spirituale che umana sono quelle che appaiono nel castello abbandonato per aiutare Sole e Luna a nascere, e non è un caso che il re abbia trovato il castello seguendo un falco. BASILE V.5 La fata dei cedri si trasforma in colomba appena uccisa, viene uccisa di nuovo ma rinasce comunque da un altro cedro. BASILE V.9 Zoza viene ospitata da tre fate lungo la strada e riceve gli oggetti magici. BASILE V.10

I racconti di Mamma Oca[]

Cenerentola MEP2

La fata trasforma la zucca in carrozza (Cenerentola o la scarpetta di cristallo)

Sette fate sono invitate come madrine di una principessa, ma si presenta anche una vecchia fata che tutti credevano morta (da cinquant'anni non usciva dalla sua torre diroccata): le viene dato il benvenuto ma non ci sono doni per lei. Le fate donano alla bambina bellezza, bontà, grazia, bravura nel canto, nella danza e nel suonare, ma la vecchia fata è offesa e maledice la bambina a morire a causa di un fuso. Una giovane fata deve ancora fare il suo dono e trasforma la morte in un sonno di cento anni. Questa giovane fata vive in un lontano paese a oriente, viaggia su un carro di fuoco trainato da draghi e ha un nano al suo servizio che l'avverte quando la principessa si punge col fuso. La fata addormenta tutta la corte perché al risveglio la Bella addormentata abbia tutto ciò che le serve, poi protegge il castello con una foresta di rovi che può essere attraversata solo da un principe. PERRAULT 1

Una fata appare a una fontana come una vecchia e premia la gentilezza della ragazza che le offre dell'acqua. Appare poi come una dama a Cecchina, che però è scortese e riceve una punizione. PERRAULT 5 La madrina di Cenerentola l'aiuta ad andare ai balli del principe trasformando la zucca in una carrozza, i ratti in cocchieri e cavalli e gli stracci in un abito bellissimo, ma la magia dura fino a mezzanotte. La madrina poi torna a trasformare Cenerentola dopo la prova della scarpetta. PERRAULT 6 La fata madrina di Enrichetto gli dona un'intelligenza tale da oscurare la sua bruttezza, e anche il potere di rendere altrettanto intelligente la persona che amerà. Alcuni anni dopo la stessa fata fa da madrina a due principesse gemelle, una bellissima e una bruttissima: la fata rende l'una tanto stupida quanto sarà bella, mentre l'altra sarà tanto intelligente quanto sarà brutta. Per compensare la stupidità della maggiore la fata le dona anche il potere di rendere bellissima la persona che lei amerà. PERRAULT 7 La fata madrina di Pelle d'asino vive in una grotta di madreperla vicino al mare. Aiuta la sua protetta a evitare delle nozze indesiderate e quando la principessa deve andarsene dal regno la fata le lascia la sua bacchetta per evocare una scatola con tutti i suoi oggetti personali. PERRAULT 9

L'isola della felicità[]

La principessa Felicità ha ricevuto i poteri magici (lett. "spirito del mondo delle fate") dagli dei. AULNOY 0

I racconti delle fate[]

La madre di Persinetto e le sue figlie sono fate, e anche il figlio Persinetto ha i poteri di fata. Lei è la regina di un palazzo incantato nella foresta dove viene raffigurata tutta la storia di Graziosa dalla nascita al suo arrivo lì. Persinetto aiuta Graziosa contro la matrigna e un'altra fata. Alle nozze dei due giovani nel palazzo incantato sono invitate tutte le fate del mondo: arrivano in volo su carri tirati da cigni o draghi, altre su nuvole o in globi di fuoco. La fata antagonista arriva su un carro tirato da due orridi serpenti: quando riconosce la sposa si pente di averle fatto del male e lascia il banchetto per uccidere la matrigna malvagia. AULNOY 1.1

Uccello turchino 06

Sussio trasforma il re (L'uccello turchino)

La fata Sussio è la madrina di Trotona e trasforma Grazioso in un uccello turchino perché si rifiuta di amare la sua protetta invece di Fiorina. La sorella di Sussio appare come una vecchia a Fiorina e le dona le uova magiche. Solo l'alleanza tra la sorella di Sussio e il mago amico di Grazioso spinge Sussio ad arrendersi. Le fate vivono molto a lungo: Sussio e questo mago si conoscono da seicento anni. La stessa prospettiva di vita hanno infatti anche i maghi (trad. anche come incantantori), che non sono molto diversi dalle fate e sono le loro controparti maschili. Sussio viaggia in groppa a un drago. AULNOY 1.3

Le fate non si innamorano spesso. La prima fata a sposare un umano viene allontanata e accusata di portare vergogna al suo ordine, potendo solo costruirsi un palazzo al margine del regno delle fate. Il suo matrimonio finisce perché lei può prevedere ogni tradimento del marito e lui la abbandona pur aspettando una figlia. La fata porta il proprio palazzo su un'isola dove fonda il regno delle Amazzoni bandendo ogni uomo. Con l'appoggio della fata Gentile questa fata viene riammessa nella Terra delle Fate mentre la principessa sua figlia resta a governare l'isola delle Amazzoni: passano seicento anni prima che un uomo vi metta piede. Le fate vivono senza malattia, vecchiaia o altre sciagure umane, ma ogni cento anni devono vivere per sette giorni come serpi e se muoiono in quella forma non possono tornare in vita. La fata Gentile viene salvata da Leandro mentre si trova in quello stato, perciò lo ricompensa dandogli poteri da folletto e tre rose magiche. Sarà proprio Gentile ad appoggiare l'amore tra Leandro e la principessa delle Amazzoni contro le opposizioni della madre di lei. AULNOY 1.4

Il padre della principessa Primavera da bambino si fa nemica la fata Carabossa mettendole dello zolfo nel brodo. Carabossa anche dopo molti anni porta tanto rancore da maledire la neonata Primavera a venti anni di terribile sfortuna, danno riparato in parte da una delle cinque fate madrine della bambina che le dona una vita lunga e felice dopo i primi venti anni. Questa madrina si rivela essere la Grande Regina delle Fate, vestita d'oro e così bella da somigliare al sole. Le cinque fate madrine hanno un nano al loro servizio. Generalmente le fate sono belle e solo quelle malvagie come Carabossa si mostrano orripilanti come la loro natura interiore e vestite di pelle di serpente. La Grande Regina delle Fate sconfigge Carabossa in duello: Carabossa ha un carro di fuoco trainato da grifoni (sostituito poi da un carro oscuro trainato da pipistrelli), mentre la Grande Regina ha un carro d'oro trainato da sei grandi galline. Il padre di Primavera possiede un libro fatto da una fata, lungo otto braccia e contenente la descrizione di tutta la terra. AULNOY 1.5 Le fate possono prevedere il destino di un bambino senza il bisogno di mezzi magici, come fanno con Rosetta e i suoi fratelli. AULNOY 1.6

Ramo d'oro JG

Benigna avverte Senza-pari che Brillante è in pericolo (Il ramo d'oro)

La fata Benigna e l'umano Trasimeno si amano, ma l'Incantatore è geloso. Ne segue una lotta magica tra lui e Benigna che lascia lei in un sonno magico e Trasimeno trasformato in aquila. Duecento anni dopo il principe Torticoli trova il palazzo incantato di Benigna e la risveglia. Lei per riconoscenza lo rende bellissimo e lo rinomina "Senza-pari". Benigna poi appare come un'orrenda vecchia alla principessa Trognon per metterla alla prova e indirizzarla alla ricerca della mano tagliata di Trasimeno. Riavuta la mano, Trasimeno torna in forma umana e riceve poteri di fata per volontà di Benigna: come prima magia rende Trognon tanto bella quanto è intelligente e la rinomina "Brillante". Benigna si prende cura di Brillante fingendosi una vecchietta, ma poi la ragazza è vittima di una magia dell'Incantatore. Benigna manda Senza-pari in suo aiuto ma l'incantatore è aiutato da sua sorella, una fata con gli occhi <<come lampade bruciate>>, alta, scheletrica e annerita, i cui bellissimi abiti creano un contrasto inquietante col suo aspetto fisico. La fata malvagia evoca ogni tipo di creatura contro Senza-pari, poi lo trasforma in grillo quando lui invoca Benigna. Senza-pari e Brillante comunque si ritrovano, mentre Trasimeno e Benigna annullano tutte le magie dell'Incantatore e sua sorella. AULNOY 1.7

L'orca Tormentina è mezza fata e possiede una bacchetta d'avorio con la quale può esprimere ogni desiderio "nel nome della fata reale, Trufio". Pur essendo un'umana comune, niente impedisce ad Amata di usare la bacchetta di Tormentina e imparare la magia delle fate, anche lei nel nome di Trufio. Purtroppo Amata perde la bacchetta quando lei è trasformata in ape e il suo amato in albero. La principessa Linda invita a corte le fate per chiedere spiegazioni su un prodigio che riguarda proprio l'albero e l'ape: tra queste c'è la Fata Regina Trufio in persona, che fa tornare umani Amata e Amato e si mette al servizio di lei. AULNOY 1.8

Le fate possiedono una vita lunga e immense ricchezze, ma ciò che cercano più di ogni altra cosa è l'amicizia. Purtroppo sono donne di potere e non è facile per loro trovare amicizie non dettate dall'interesse. Per questo una giovane fata si assicura che l'amicizia della regina Gioiosa nei suoi confronti sia sincera mettendola alla prova in forma di topolino e di vecchia, prima di mostrarsi e offrirle a sua volta amicizia sincera. La fata diventa la madrina di Joliette, figlia di Gioiosa, ma non è abbastanza potente da contrastare il potere di Cancaline, la fata sua nemica che rapisce Joliette e la maltratta. Anni dopo la fata ritrova Joliette, la riunisce a sua madre e provoca la morte dei loro nemici. La fata ha una bacchetta di nocciolo e un carro volante con cui cerca uno sposo per Joliette. AULNOY 1.9

Finetta Cenerentola JG

Finetta chiede aiuto a Merluscia (Finetta Cenerentola)

Una fata dona al cane Tintin e alla scimmia Grabugeon il potere di parlare come gli umani. Ragotte invece è una fata vecchia, orribile e disperatamente innamorata di un re che la conosce fin dall'infanzia, ma che la rifiuta perché da sempre spaventato da lei. Ragotte intrappola il re in un precipizio infuocato e poi lo trasforma in montone per cinque anni, lasciandolo a padrone del regno incantato dove vivono anche le altre sue vittime, trasformate in animali o uccise e costrette ad essere ninfe fantasma fino allo scadere delle rispettive maledizioni. AULNOY 1.10

Merluscia è la madrina della principessa Finetta e vive in una grotta. Possiede un cavallo che copre in pochissimo grandi distanze e dona Finetta anche altri oggetti magici per tornare a casa quando i genitori abbandonano lei e le sorelle. La terza volta Merluscia avverte Finetta di non aiutare più le sue sorelle cattive o lei non vorrà più vederla. Finetta aiuta comunque le sorelle, ma Merluscia veglia su di lei e l'aiuta a distanza fino alla fine. AULNOY 1.11

La Regina dei Boschi è una fata e affida il figlio appena nato agli zefiri perché lo portino a sua sorella, una regina che rischia di essere giustiziata se metterà al mondo un'altra femmina: se questo accadesse i due neonati andrebbero scambiati. La regina però fugge dalla torre senza conoscere i piani della sorella fata e gli zefiri lasciano il neonato in un'aiuola per cercarla. Una fata nemica delle due sorelle trasforma il bambino in una pianta di garofani. La regina in fuga partorisce una bambina e la lascia a una contadina prima di morire. La fata sua sorella trasforma la contadina in una gallina perché non racconti tutto in giro, poi trasforma il marito della sorella e le guardie in broccoli. Alla fine mette il figlio garofano in un vaso: il contadino dovrà darlo alla bambina quando sarà cresciuta, e il nome della bambina dovrà essere Fortunata. La fata prende con sé le altre figlie della sorella. Anni dopo Fortunata incontra la zia fata e scopre il proprio passato: grazie a lei l'incantesimo della fata nemica si affievolisce e il principe Garofano torna umano. La fata ritrova il figlio, prende con sé la nipote e benedice le loro nozze. AULNOY 1.12

La fata Fanferluche è piccola come una mano, cavalca tre pezzi di giunco, ha una corona di biancospino, è vestita di piume d'insetto e ha gusci di noce per stivali. Arriva in volo dal camino e se ne va in un lampo di luce. Una regina crede di non poter avere figli a causa di un'indisposizione di Fanferluche, che è la sua madrina. La fata si offende molto e dopo aver annunciato alla regina che avrà una figlia le lascia la corona di biancospino per la bambina. La regina crede serva a proteggere la figlia e invece la trasforma in una scimmia. Anni dopo la principessa torna umana, ma Fanferluche la rapisce su una nuvola nera e la imprigiona in una bottiglia gigante sorvegliata da sei giganti e sei draghi sui ghiacci dell'Artide. La bottiglia di solito è usata per esporre al sole il liquore di bacche prodotto dalle fate. AULNOY 1.13

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La Fata del Deserto interrompe le nozze di Tuttabella (Il nano giallo)

La Fata del Deserto è alta, brutta e vecchia, si appoggia a una stampella e i suoi vestiti sono rovinati. Quando mostra il suo vero aspetto ha serpenti al posto dei capelli, cavalca un grifone ed è armata di lancia. La fata ha i piedi da grifone e questo non cambia mai qualunque sia la sua metamorfosi. Vive in una grotta custodita da leoni a due teste, otto zampe, quattro file di denti, pelle dura come una conchiglia e color rosso sangue. Possiede due tacchini che possono ingigantirsi e lanciare fiamme dagli occhi e dalla bocca. La fata è amica del nano Giallo e lo aiuta a reclamare la mano di Tuttabella. Di solito viaggia su un carro trainato da pipistrelli, ma per sedurre il Re delle Miniere d'Oro lo porta su un carro tirato da cigni a un palazzo di smeraldo abitato da ninfe: lei stessa si trasforma in una ninfa bellissima. Il re le fa credere di amarla e poi fugge con l'aiuto di una sirena che lo fa credere morto. L'inganno della sirena riesce così bene che né la fata né le sue undici sorelle riescono a percepirlo. AULNOY 1.14

Magotine, sorella di Carabossa, è una di quelle fate che non hanno bisogno di dormire: il desiderio di combinare qualcosa la tiene sempre sveglia; è anche la regina dei burattini e il loro capo è Punch, fatto di vespe, efemere e farfalle. Magotine presenta per la nascita di due principesse gemelle ed è offesa per non essere stata invitata come le altre dodici fate, più belle e giovani di lei, per questo trasforma il cibo in serpenti e dona a una neonata la bruttezza più perfetta. Le giovani fate le impediscono di maledire anche l'altra bambina e lei scompare in un lampo di luce. Magotine maledice poi il Re di Pagodia a restare serpente per sette anni. La brutta principessa Racchietta finisce coinvolta nelle vicende di Pagodia e per questo Magotine e Punch conquistano quel regno: la fata è tanto potente da dissolvere tutti gli edifici con un colpo di bacchetta. La migliore amica di Magotine è la dea Proserpina. Magotine è l'unica fata malvagia della raccolta a cambiare il proprio animo, grazie al potere di Amore. L'altra fata della storia è Protettrice, amica del re di Pagodia. Protettrice svolge tutte le prove che Magotine affida a Racchietta, ed è così forte da poter trasportare senza fatica Racchietta e una macina. Ammansisce i mostri con un colpo di bacchetta ed evoca Amore con un ramo verde. Spesso le fate puniscono le persone per le loro cattive azioni trasformandole in animali parlanti e lo fanno così spesso che ce n'è un boschetto pieno, ma le trasformazioni hanno tutte una scadenza. Le fate possono passare anche dai buchi della serratura. AULNOY 1.15

Le fate alla moda[]

Bossu si rivolge alla fata più intelligente della terra per evitare di avere fratelli. La fata non farà del male al bambino che dovrà nascere, ma promette di fare in modo che non ce ne siano altri. La fata Amazzone invece è una guerriera in armatura d'oro che viaggia su un carro di diamanti trainato da cigni su una nuvola simile a cristallo. Può apparire con tutto il carro da una sfera di fuoco in una nuvola azzurra. Può anche apparire e sparire in un raggio di luce. Possiede un cavallo alato e una tromba il cui suono guarisce i malati. Amazzone uccide il Centauro Blu con un colpo di lancia più forte di un fulmine e diventa la protettrice del villaggio che lui aveva tormentato. Amazzone protegge sia il principe che Carpillon, ma lui lo sceglie come figlio promettendogli che diventerà il più grande guerriero al mondo. Una piccola fata è al servizio di Amazzone: appare e scompare come vuole e può portare con sé anche altri. AULNOY 2.1

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La fata Leonessa trova la regina (La rana benefica)

La fata Leonessa è molto alta e robusta, veste di pelle di leone e può diventare una leonessa. Usa una mazza gigantesca come arma e ha un liquido magico che cura le ferite. Vive in un reame lugubre e triste dall'aria avvelenata al centro della terra, dove i malvagi diventano mostri e dove lei tormenta gli sfortunati che trova nella foresta. Per sedici anni trasforma un principe buono in un drago malvagio. Leonessa vorrebbe anche mangiare Mufetta appena nata, ma la bambina crescendo la intenerisce un po'. C'è anche una giovane mezza fata che si trasforma in una rana per curiosare nel reame di Leonessa. Ha scarso potere in certe cose e un potere enorme in altre: un cappuccio di rose le permette di usare tutto il suo potenziale ma perderlo la rende vulnerabile. La mezza fata può guidare gli animali mettendo loro il cappuccio. Può usarne il potere anche per riti divinatori, mentre le vere fate scrutano il destino di chiunque con uno sguardo senza bisogno di oggetti e rituali. La rana e il suo corteo di animali si trasformano in fate e loro vassalli dagli occhi luminosi, che ammaliano i presenti con un vorticosa danza magica e diventando fiori dal profumo inebriante, ma è tutta una trappola per far scomparire la principessa. AULNOY 2.2

Sei fate con nomi di fiori, tra cui Tulipano, vivono in un palazzo di diamante nascosto ai mortali da fitte nuvole: il sentiero fiorito per il palazzo si apre solo davanti alle fate. Più avanti il palazzo viene spostato in volo dai Cupidi. Le sei fate sono le madrine di Desiderata e in tre colpi di bacchetta costruiscono il palazzo dove la istruiscono. Tutte volano su carri trainati da piccioni, corvi e simili, mentre in guerra li fanno tirare da leoni, leopardi, pantere, draghi volanti, vipere che sputano fuoco dalla bocca e dagli occhi, e altri. Ognuna di loro ha un nano al proprio servizio. Tulipano continua a proteggere Desiderata e Violaciocca anche senza essere vista o in forma di vecchietta. La Fata della Fontana invece è una donnina anziana molto bella che si tramuta in un granchio gigante; è buona con i suoi amici ma al minimo torto diventa molto vendicativa. Come granchio vive in una fontana e come fata in un palazzo con un libro magico che le mostra tutte le cose che accadono; è anche la madrina della Principessa Nera, alla quale ha donato un velocissimo carro trainato da ostriche. La Fata della Fontana può far cadere piogge di fulmini come se dovesse distruggere il mondo e può trasportare chiunque in luoghi lontanissimi; è lei a maledire Desiderata. AULNOY 2.3

La fata Violenta, piccola e brutta e con una bacchetta d'oro, offre a una regina incinta tutti i frutti di cui ha voglia in cambio della sua bambina: le fate la cresceranno come una figlia ma la madre non potrà vederla fino al giorno in cui si sposerà. Altre due fate, più giovani, portano la regina a mangiare i frutti. Il re si rifiuta di rispettare l'accordo e le fate scatenano varie sciagure e un drago sui suoi regni. Il re è amico di una fata così anziana da non lasciare neanche il proprio letto: raramente le fate agiscono l'una contro l'altra perciò lei lo convince a cedere. Trentasei fate anziane si presentano con Violenta e le sue sorelle a prendere la principessina, tutte in carri di conchiglia tirati da cavalli di mare. Re Migonnet invece è un re deforme di origine fatata e ha una carrozza trainata da salamandre alate. La storia di tutte le fate dall'alba dei tempi in poi è raffigurato sulle pareti del palazzo della gatta bianca. AULNOY 2.4

Gatta bianca WG

Le fate portano via la principessa (La gatta bianca)

Una fata si finge una pastora in difficoltà per mettere alla prova le figlie del Conte di Frontiera che vanno in guerra travestite da uomo. La minore, Bella-Bella, è l'unica a darle una mano perciò la fata l'aiuta a farsi passare per un cavaliere. La fata viaggia su un carro tirato da pecore d'oro. AULNOY 2.5

La Fata Sovrana è chiamata così per il suo potere e il rispetto che riceve. Diventa la reggente del Regno dei Deserti e tutrice della principessa Costanza. Legge con facilità le stelle e si sposta su un Ardente Cammello volante. Quando il destino di Costanza finisce sotto il controllo delle stelle, Sovrana può solo osservarla da un raggio di sole o in una fitta nuvola invisibile ai mortali. Amore è un suo caro amico e combinano i loro poteri per proteggere Costanza e aiutare Costanzo. Un'altra fata vive isolata e disordinata in una foresta. Il suo territorio è sorvegliato da feroci elefanti che divorano chiunque si avvicini: solo la vista di una pecora li ammansisce. Questa fata ha un accordo con la regina: se qualcuno a nome della regina dovesse raggiungere la sua dimora, la fata dovrebbe dargli qualcosa di mortale in dono. AULNOY 2.6

Una fata ricompensa Biondina e le sue sorelle garantendo loro il primo desiderio che esprimeranno senza pensare che lei deve loro un desiderio. Ha insetti al suo servizio che usa per servire il banchetto di nozze delle tre ragazze. La fata tiene al sicuro i figli di Biondina e Brunetta abbandonati e fa piovere latte per nutrirli, e continua a proteggerli e guidarli in forma di sirena o di colomba. Bella-Stella e i suoi fratelli fanno un sacrificio alle fate e agli dei per ottenere la loro protezione. AULNOY 2.7

Il re e la regina pregano fate e divinità per un figlio. La regina sogna tre fate che si fermano volando su di lei: la prima le garantisce un figlio, la seconda molte fortune, ma la terza si mette a ridere e mormora che il bambino dovrà nascere cinghiale. Le tre fate sono sorelle: due sono buone ma la terza prova a distruggere tutto il bene che fanno. Il re è sicuro che le fate siano dannose e non è mai un bene quando ridono. La maggiore delle tre fate appare alla regina da una quercia nata all'istante dal giardino, poi scompare nell'albero e l'albero torna nella terra come se non ci fosse mai stato. Anni dopo appare da una grande luce. Le fate possono creare ogni tipo di illusione, tanto vivida da essere indistinguibile dalla realtà. AULNOY 2.8

La nana fata Grognette causa la gravidanza di Livoretta e le sfortune della sua famiglia solo perché Alidoro si è seduto sulla sua roccia. Minaccia Livoretta facendole credere di bruciare ed è probabilmente la causa del naufragio dei suoi genitori. Un'altra fata vive nel bosco degli orsi e aiuta i genitori di Livoretta. AULNOY 2.9

Le fiabe del focolare[]

Nella prima versione di Raperonzolo (1812) Donna Gothel è una fata: solo nella versione finale il personaggio assume connotati più negativi e viene definita maga, mentre nelle illustrazioni e negli adattamenti è ritratta come una vera e propria strega. GRIMM 12

La novellaja fiorentina[]

Le fate vivono in un palazzetto con scale di vetro dove vanno due sorelle: le fate dispensano doni per la sorella buona e disgrazie per la sorella malvagia. IMBRIANI 13

Fiabe e novelle popolari veneziane[]

Tre fate scoppiano a ridere vedendo una vecchia appesa a un pergolato per la camicia da notte, perciò le fanno dei doni: la prima la trasforma nella giovane più bella che si sia mai vista, la seconda le dice che avrà un bellissimo marito che la amerà molto, mentre la terza dichiara che vivrà tutta la vita da signora. BERNONI 16

Novelline popolari italiane[]

Un principe si ritrova promesso sposo ad una rana che riesce a filare prodigiosamente e ad addestrare un cagnolino come se fosse umano. Solo il giorno delle nozze la rana si rivela essere una fata. COMPARETTI 4 Il principe aiutante possiede una bacchetta magica. COMPARETTI 14 Una fata dona al giovane pastore un coltello per uccidere un leone magico e una bacchetta magica per segnare a terra un confine che le sue pecore non oltrepasseranno mai. COMPARETTI 61

I componimenti minori della letteratura popolare italiana[]

Alcune fate di passaggio risolvono i problemi di Teresella perché sono colpite dalla sua bellezza. CORAZZINI 20

Usi e costumi abruzzesi[]

La fata Morgana FS

La fata Morgana

Pirro non trova una sposa e gli rimane solo una rana. Quando la porta a incontrare suo padre lei si toglie la pelle da rana e si rivela essere una fata. DENINO III.14 Tre fate sono divertite da una ragazza che mangia e piange mentre fila, così l'aiutano a filare e tessere. Irritate però dalle pretese del marito della ragazza che le dà sempre più lavoro, per farlo smettere due di loro gli appaiono come vecchie deformi, spiegando di avere quelle deformità per aver filato e tessuto troppo. DENINO III.15 Tre fate sono colpite dalla bellezza di una neonata, così le fanno tre doni (affatazioni): quando riderà cadranno margherite, quando si laverà le mani la lavatura diventerà una palla d'oro, e avrà una palla d'oro in fronte. Le fate tornano a trovarla una volta cresciuta, ma lei non si ricorda di loro e le tratta in modo sgarbato, così le fate la maledicono a diventare una serpe fino al tramonto ogni volta che verrà colpita dalla luce del sole. DENINO III.19 La maestra di Martinella è una fata e per questo sa quando il principe ha cattive intenzioni verso la sua allieva. DENINO III.22 Tre fate vivono in una casupola nel bosco. Scorticano una vecchia con rasoi di cotone per renderla di nuovo giovane, poi le donano abiti bellissimi. DENINO III.64 Una fata bacia un ragazzo bruttissimo per farlo diventare bellissimo, poi lo manda a cercare il mondo dove non si muore mai. DENINO III.75

Novelline popolari toscane[]

Falchetto lancia delle foglie di fico a delle fate che fanno il bagno perché non si brucino al sole, così quelle lo ricompensano con l'abilità di far avverare ogni suo desiderio. PITRE T30

Superstizioni, pregiudizi e tradizioni in Terra d'Otranto.[]

Una vecchia fata vive da molti anni nel palazzo di un re. Per ordine del re la fata getta in un sonno eterno tutti i pretendenti che falliscono nel cercare la principessa nascosta nel castello, e ce ne sono tanti da riempire una sala del palazzo. GIGLI 9

Usi, credenze, proverbi e racconti popolari di Isnello[]

Un palazzo è infestato dalle fate, cioè vari spiriti e apparizioni notturne. GRISANTI 17

Racconti, indovinelli e detti popolari[]

La Fata Fortunata è una bella donna di piccolissima statura che indossa una corona d'oro e una tunica e un velo di fumo bianco e scintille scoppiettanti. Ha uno scettro d'oro. Concede tre desideri a una coppia di anziani perché li sente lamentarsi passando sopra il loro camino. CABALLERO 8

Fiabe italiane[]

La Fata Sibiana vive su un'isola in un palazzo d'oro e cristallo, e la sua servitù è composta da nani. Sibiana tiene prigioniera la principessa, ma fugge davanti ai successi dell'eroe senza affrontarlo di persona. CALVINO 3 Una vecchia in condizioni ridicole fa ridere tanto tre fate che la trasformano in una giovane bellissima. CALVINO 29 Una fata ha maledetto il principe granchio e ne tiene la vita nei fiori che porta tra i capelli. La principessa suona per lei e in cambio le chiede quei fiori. La fata li getta lontano in mare ma la principessa riesce a prenderli e la fata perde il controllo sul principe. CALVINO 30 Tre fate ascoltano le maledizioni del mago verso sua figlia e ne parlano tra loro, aggiungendo che chiunque avvertisse la figlia del mago diventerebbe di pietra. CALVINO 33 La fata Alcina è la bellissima Regina delle Fate e si diverte a fare dispetti alla gente: ruba la corona del re, e anche lo scialle di stelle e la mela che suona a due regine che chiude in un pozzo incantato. Chiunque baci Alcina si trasforma in marmo. Alcina vive in un palazzo con due guardie mediorientali, un giardiniere e un guardiano fuori dal giardino. CALVINO 46 La madrina di Stellina è povera ma un po' fata e le regala un anello magico. CALVINO 52

La bella Bargaglina nasce da una mela che canta ed è una donna piccina: una passante invidiosa la uccide ma lei rinasce da un pesce e poi da un albero. Nella stessa fiaba ci sono altre due donnine che donano gli oggetti magici all'eroe. CALVINO 8 Una giovane con una stella in fronte mette alla prova un ragazzo per tre volte fingendo di essere una vecchia in difficoltà. Vedendo la bontà del ragazzo gli dona un'oca magica. Il suo aspetto e il suo comportamento sono tipici delle fate ma non viene chiamata fata. CALVINO 38

Galleria[]

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