Gràttula-Beddàttula* è una fiaba di Italo Calvino inserita nella raccolta Fiabe italiane.
Si basa su Dattero-beldattero, la variante raccolta in Sicilia da Pitrè.
Trama[]
Un mercante ha tre figlie: Rosa, Giovanna e Nina. Un giorno, al mercante capita una mercanzia e, per proteggere le figlie durante la sua assenza, fa murare tutte le porte della casa, fa costruire un pozzo per l'acqua. Chiede poi alle figlie un regalo che loro vogliono che lui gli porti. Rosa chiede un abito color cielo, Giovanna un abito color diamanti e Nina un dattero in un vaso d'argento. La figlia minore lo maledice anche a non poter far muovere la sua nave su cui viaggerà nel caso il padre dimentichi il regalo per lei. Il padre si scorda del dattero e la sua nave, sulla via del ritorno, non riesce più a muoversi a causa di una tempesta. Il mercante rivela al capitano della sua dimenticanza e, miracolosamente, la nave fa dietrofront e si reca di nuovo al porto dove il padre compra il regalo alla figlia. Nel mentre, a Rosa cade nel pozzo una ditale. Nina si fa calare nel pozzo per recuperarlo. Preso il ditale, la fanciulla vede un'apertura nella parete del pozzo. Sposta alcuni mattoni e vede un bellissimo giardino. Si riepmpie il gembriule di frutti e fiori. Richiude il buco nella parete, si fa ritirare su e raccomanda alle sorelle di calarla di nuovo il giorno dopo. Il giardino è, però, del Reuzzo del Portogallo che sgrida il giardiniere perché gli si è rovinato il giardino. Il giorno dopo, Nina si fa calare di nuovo nel pozzo. Ruba fiori e frutti me viene vista dal Reuzzo, affacciato alla finetsra. Questo scende in giardino ma quando arriva lei è gia scappata. Il giorno dopo ancora, Nina scende di nuovo nel giardino ma il Reuzzo, che si era nascosto, le salta addosso. La ragazza riesce a scappare e non si fa più calare nel pozzo dalle sorelle. Il Reuzzo si ammala per a voglia di vedere la misteriosa fanciulla simile ad una fata. Il Re, per far guarire il figlio, convoca un vecchio saggio che gli consiglia di dare tre giorni di festa alla quale ogni ragazza è obbligata a venire, pena la vita. Tornato a casa il mercante, Nina si chiude in casa col suo dattero rinunciando ai divertimenti. Arrivato l'annuncio della festa, la ragazza dice di non voler venire e raccomanda al padre di raccontare a tutti di avere solo due figlie. Partita la famiglia, Nina va dal suo dattero e dice una frase magica grazie alla quale tante fate escono dalla pianta e la vestono per portarla al ballo. Lei è la più bella della festa e il Reuzzo la nota. La invita a ballare dopo averla riconosciuta. Lui le chiede come stia alche Nina risponde che sta come d'inverno, il Reuzzo le chiede come si chiama e lei risponde che si chiama per nome, il figlio del Re le chiede dove abita e la fanciulla risponde che abita nella casa con la porta del vicolo del polverone. Lui dice a Nina che lei lo fa morire e lei risponde che può anche fare poi ballano tutta la sera. Finita la festa, la fanciulla va via. Il Re dice a dei servi di seguirla ma Nina getta loro dei gioielli e delle perle e gli inservienti si fermano a raccoglierli. La fanciulla torna a casa e restituiscde le vesti agli alberi. La sera dopo, la ragazza si reca alla festa e succede tutto come la sera prima. Le sorelle di Nina continuano a dirsi come quella ragazza segreta sia uguale alla fanciulla che non vuole recarsi a palazzo. All'ora di tornare a casa, la rgazza lancia dei soldi ai servi che la seguono. Alla terza ed ultima sera di festa, Nina viene chiamata davanti al Re e vi si reca tutta tremante. Il sovrano la accusa di essere scappata dal Reuzzo. Il monarca le dice che la sentenza è di dover sposare il Principe. Nina dice che lei non può sposarsi in quanto ha una famiglia ma il sovrano fa chiamare il padre e gli chiede la mano della figlia minore. Il giorno dopo la cappella reale apre per le nozze dei due giovani.
Note[]
*Gràttula vuol dire dattero in lingua siciliana, mentre beddàttula è la contrazione di bedda, bella, e gràttula, dattero. Letteralmente Dattero-beldattero.