Il grifone è una creatura leggendaria che compare anche nelle fiabe.
Etimologia[]
La parola potrebbe derivare dal greco antico γρυπός (grypos) che significa curvo o uncinato. Un'altra ipotesi è che derivi da una parola anatolica collegata all'accadico karūbu (creatura alata) e all'ebraico כרוב (kerúv).
Caratteristiche[]
Il grifone ha il corpo di leone e la testa d'aquila. Ha le ali, e a volte anche le zampe anteriori, simili a quelle di un'aquila. La testa può avere orecchie appuntite da leone, da cavallo o piumate. La coda è di leone e raramente è sostituita da un serpente.
Le raffigurazioni di questa creatura erano molto diffuse nella civiltà minoica (circa quattromila anni fa), ma le più antiche risalgono all'Egitto predinastico (5500-3100 a.C.) e al'Iran del 3.000 a.C.. Anche il dio sumero Anzû somigliava a un grifone. La figura del grifone si è diffusa ampiamente nell'area del Mediterraneo orientale entrando nell'arte, nell'architettura e nella letteratura. L'araldica del XV secolo raffigurava il grifone con le ali (femmina) o senza (maschio); in alcuni casi le ali non erano piumate ma di drago. L'araldica distingue anche tra grifone vero e proprio (con zampe anteriori d'aquila) e opinico (con zampe anteriori da leone). Oggi il grifone è una figura ampiamente diffusa nei videogiochi e altri media.
Apparizioni[]
Lo cunto de li cunti[]
L'aquila manda dei grifoni a salvare la principessa di Chiaravalle dalla torre. BASILE IV.3 A Miuccio viene ordinato di far volare dei castelli in aria. Il suo uccello aiutante gli fa costruire tre castelli di carta e poi li fa sollevare nel cielo da tre grifoni. BASILE IV.5
I racconti delle fate[]
La fata Carabossa trasforma i suoi grifoni in nani per apparire in incognito nella forma di una vecchia. Di solito usa i grifoni per trainare il proprio carro di fuoco. AULNOY 1.5 La Fata del Deserto cavalca un grifone e ha i piedi di grifone. I piedi non le cambiano mai qualunque metamorfosi faccia. AULNOY 1.14