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I dodici fratelli è un racconto tedesco nelle Fiabe del focolare dei fratelli Grimm.

Trama[]

Un re e una regina vivono in armonia con i loro dodici figli. Quando la regina resta di nuovo incinta il re dichiara che se sarà una femmina i dodici principi dovranno essere uccisi, e il regno andrà tutto alla ragazza. La regina è molto in pena, e alla fine confida tutto questo al figlio più piccolo, Beniamino, e gli mostra le bare già pronte. La regina si accorda con i principi e li manda nella foresta: quando avrà partorito isserà una bandiera bianca se sarà un maschio, e rossa se sarà una femmina.

I fratelli aspettano, e quando vedono la bandiera rossa sanno di non poter tornare a casa. Giurano di vendicarsi su qualunque ragazza incontreranno, e iniziano a vivere in una casa incantata nella foresta. La principessa appena nata è bellissima e ha una stella in fronte. Dieci anni dopo viene fatto un bucato generale nella casa, e vedendo delle camicie troppo piccole per essere del padre la ragazza chiede di chi siano, scoprendo così la storia dei suoi fratelli. La principessa prende le camicie e si mette alla loro ricerca.

Arrivata alla casa incantata la ragazza incontra Beniamino e scoprono di essere fratello e sorella, ma lui la nasconde prima di presentarla agli altri perché avevano giurato di uccidere qualunque ragazza avessero incontrato. Al ritorno degli altri Beniamino dice di avere una novità, ma se vogliono sentirla i fratelli dovranno promettere che non uccideranno nessuna ragazza. Loro promettono e Beniamino presenta loro la sorella. Felici di essersi ritrovati, per qualche tempo vivono insieme in armonia. Una sera la ragazza vede dodici gigli sul retro della casa e li raccoglie per donarli ai fratelli a cena, ma strappare quei fiori trasforma i fratelli in corvi. Una vecchia informa la ragazza che per farli tornare umani lei non potrà parlare o ridere per sette anni.

La ragazza inizia a vivere in un albero cavo, e dopo circa cinque anni un re la trova, e la vede così bella e regale che le chiede di sposarlo. Lei si limita ad annuire, e il matrimonio è felice per un paio di anni. La madre del re però non ama la nuora, e insinua nel figlio l'idea che la ragazza sia malvagia, perché chi non ride mai ha un cuore cattivo. Alla fine il re si convince che la moglie sia malvagia e la condanna al rogo anche se la ama ancora. Durante l'esecuzione però scadono i sette anni, e i fratelli della ragazza arrivano e si trasformano di nuovo in umani, spegnendo le fiamme. La verità viene raccontata al re, mentre la regina madre viene sottoposta in giudizio e condannata a morte.

La prima edizione[]

Le fiabe dei Grimm pubblicate tra il 1812 e il 1815 hanno subito dei cambiamenti nelle edizioni successive: ciò che leggiamo oggi è la settima e ultima edizione curata dagli autori.

La prima versione di questa fiaba aveva alcune differenze. Il re non voleva uccidere i figli maschi per lasciare tutto alla femmina, ma per la rabbia di non avere un altro maschio. I principi andavano a vivere in una caverna e all'arrivo della sorella scoprivano la sua identità solo dopo averle eccezionalmente risparmiato la vita per la sua bellezza.

Varianti e fiabe simili[]

Varianti italiane[]

Varianti straniere[]

Galleria[]

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