Fiabe Wiki
Advertisement

I tre cani è una fiaba italiana raccolta da Giuseppe Pitrè in Novelle popolari toscane.

Trama[]

Un vecchio contadino muore e lascia soli un figlio e una figlia, a cui resta la casa, un pezzo di terra e tre pecore. I due fratelli vanno d'accordo per un po' di tempo, ma un giorno il fratello scambia con uno sconosciuto una delle pecore per un cane di nome Ferro. La sorella non ne è felice perché un cane è solo un'altra bocca da sfamare. Il giorno dopo il fratello torna al pascolo non resiste alla tentazione di scambiare un'altra pecora per un altro bel cane, Acciaio. La sorella va su tutte le furie, ma il giorno dopo il fratello scambia anche l'ultima pecora per un terzo cane, Più-forte-di-tutti. Il fratello considera le tre pecore come la sua parte di eredità paterna, quindi se ne va con i cani lasciando il resto alla sorella, che comunque resta arrabbiata con lui.

Scoppia un temporale. Il contadino segue i cani nel bosco e in una villetta disabitata, ma con la tavola apparecchiata e il camino acceso. La sera si accendono luci da sole e la tavola si apparecchia di nuovo. Il contadino va a dormire e la mattina dopo si trova il fucile da caccia pronto. Passa molto tempo e il ragazzo vive con tutti gli agi, ma ripensa alla sorella povera e torna a prenderla. Tutto nella villa è come prima, ma ora il cibo appare crudo perché la sorella lo cucini mentre il fratello è a caccia. Un giorno in cucina si presenta un vecchio col bastone che dice di essere il padrone di casa. La ragazza incolpa il fratello che ce l'ha portata e il vecchio allora le dà un veleno da mettergli nel cibo. Lei accetta, ma appena il fratello torna da caccia i cani corrono in cucina e rovesciano a terra tutto il cibo. La sorella prova ad avvelenare il fratello anche il giorno dopo, ma i cani distruggono di nuovo tutto. La sorella e il vecchio preparano un nuovo piano e il giorno dopo lei finge di stare male e che le farebbe tanto piacere un limone che sta in giardino. Mentre il fratello è fuori lei chiude i cani in una stanza che ha le sbarre alla finestra. Il vecchio inizia a riempire di bastonate il fratello in giardino, ma i cani spaccano le inferriate e corrono in giardino a uccidere il vecchio. Il ragazzo capisce il tradimento della sorella e se ne va coi soldi e i cani lasciandole la villa.

Arriva in una città dove ogni anno viene estratta a sorte una ragazza per essere mangiata dal serpente a sette teste, e ora tocca alla principessa erede al trono. Il ragazzo va con i cani sulla spiaggia: quelli uccidono il drago e lui si prende le sette lingue come prova. Passa di lì uno straniero che vede il drago morto e gli taglia le sette teste per prendersi il merito dell'uccisione. Il re gli concede la mano della figlia e prima delle nozze vengono fatti tre giorni di banchetti. Il ragazzo però prende casa vicino al palazzo e tutti i giorni manda i cani a distruggere il banchetto. Il re vuole sapere di chi siano quei cani e manda a chiamare il loro padrone, ma il giovane non si vuole scomodare. Il re sdegnato e sorpreso va da lui e il ragazzo gli mostra le sette lingue del drago. Il re fa esaminare le teste e vede che le lingue non ci sono, perciò fa condannare a morte l'impostore e le nozze si celebrano con il vero salvatore della principessa.

Per un po' di tempo il giovane re vive felice con la sua sposa, ma un giorno i tre cani scompaiono. Un giorno arriva l'ambasciatore di due re e un imperatore che vogliono rinnovare l'amicizia con il giovane re. Il re crede sia uno sbaglio perché di amici potenti non ne ha mai avuti, ma i tre ospiti rivelano di essere Ferro, Acciaio e Più-forte-di-tutti: un mago li aveva condannati a restare cani finché un contadino non fosse salito al trono. I quattro regnanti quindi rinnovano la loro amicizia e alleanza e festeggiano.

Varianti e fiabe simili []

Varianti italiane[]

Advertisement