I tre omini del bosco è un racconto tedesco nelle Fiabe del focolare dei fratelli Grimm.
Trama[]
Un vedovo e una vedova hanno entrambi una figlia, e le due sono amiche. La vedova dice alla figlia del vedovo che vorrebbe sposarlo, e le promette di farla lavare nel latte e farle bere vino, mentre la propria figlia userà solo acqua. Il vedovo dice alla figlia che si sposerà volentieri, ma solo se il suo stivale bucato riuscirà a tenere l'acqua: l'acqua restringe il buco e lo stivale si riempie fino all'orlo, così il vedovo chiede la mano della vedova e si sposano. Dopo le nozze la matrigna mantiene la sua promessa, ma il secondo giorno dà acqua per lavarsi e bere sia alla figlia che alla figliastra. Dal terzo giorno in poi la matrigna dà latte e vino solo alla propria figlia, e fa di tutto per tormentare la figliastra non sopportando che sia più bella e gentile di sua figlia.
Un giorno in pieno inverno la matrigna manda la figliastra a cercare fragole tra la neve con addosso solo un vestito di carta e un pezzo di pane duro. L'intenzione della matrigna è quella di farla morire di freddo e fame, ma nel bel mezzo del bosco la ragazza trova una casetta abitata da tre nani. Loro la fanno entrare a scaldarsi, ma vogliono che divida il suo pane con loro. Lei glielo lascia volentieri e si comporta gentilmente, e racconta cosa ci fa nel bosco. I tre nani la mandano a spazzare la neve sul retro, e decidono di premiarla: diventerà ogni giorno più bella, cadranno monete d'oro ad ogni sua parola e un re la sposerà. La ragazza intanto spazza la neve, e sotto per magia ci trova tutte le fragole che le servono.
Tornata a casa la ragazza viene invidiata dalla sorellastra, che costringe la madre a mandare anche lei a cogliere fragole nel bosco: a lei però viene dato un cappotto di pelliccia e una merenda sostanziosa. La sorellastra viene ospitata dai nani, ma si rifiuta di dividere il cibo con loro e di spazzare la neve sul retro. I nani allora ricompensano la sua cattiveria: diventerà sempre più brutta, ad ogni parola le cadrà un rospo dalla bocca e morirà male. Tutti inorridiscono alla comparsa dei rospi, e la matrigna si fa sempre più cattiva.
Un giorno la matrigna manda la figliastra a bagnare il filo sul fiume gelato. Mentre la ragazza è al lavoro passa di lì un re in carrozza che si impietosisce e le chiede se vuole andare via con lui. La ragazza accetta felicissima e il re la sposa. Un anno dopo le nasce un bambino. La matrigna e la sorellastra vanno a trovare la giovane regina e restano al castello per qualche tempo. Un giorno in assenza del re afferrano la regina e la lanciano dalla finestra, poi la sorellastra si sostituisce a lei.
Il re si accorge che ora invece delle monete ci sono dei rospi, ma la matrigna dice che è a causa di una grande sudata, e con la scusa tiene la figlia coperta così che non venga riconosciuta. Una notte uno sguattero si accorge di un'anatra che gli chiede delle sue ospiti, del re e del bambino. Alla risposta dello sguattero la regina riprende forma umana e allatta suo figlio. Questo accade per tre notti, poi la regina dice allo sguattero che il re dovrà brandire tre volte la spada sul suo spettro per farla tornare viva. Completato il rito il re decide di non rivelare ancora il ritorno della vera regina. Il giorno del battesimo del principe il re chiede che punizione meriterebbe chi togliesse qualcuno dal suo letto e lo gettasse dalla finestra. La matrigna risponde che andrebbe chiuso in una botte foderata di chiodi e fatto rotolare da una montagna, e il re condanna lei e la figlia a quel destino.
La prima edizione[]
Le fiabe dei Grimm pubblicate tra il 1812 e il 1815 hanno subito dei cambiamenti nelle edizioni successive: ciò che leggiamo oggi è la settima e ultima edizione curata dagli autori.
Nella prima versione di questa fiaba l'idea di risposarsi è del vedovo, e la vedova non fa alcuna promessa alla figliastra. Il vestito che la matrigna dà alla protagonista è di carta velina. I tre omini fanno trovare le fragole alla ragazza e le danno i doni solo perché li ha salutati in maniera garbata mentre erano affacciati alla finestra. La protagonista sposa il re e lascia la propria casa prima che la matrigna mandi nel bosco anche sua figlia. I tre omini si accorgono che la seconda ragazza è cattiva, così le augurano di soffrire il freddo nella pelliccia come se fosse vestita di carta, di diventare sempre più brutta e di subire una morte infausta. Quando la madre scopre le maledizioni degli omini decide di vendicarsi sulla regina. La storia poi si svolge come nella versione finale, ma le due antagoniste alla fine vengono lasciate alle belve del bosco.