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Il Re Porco è una fiaba italiana raccolta da Vittorio Imbriani in La novellaja fiorentina.

Tra le note di Imbriani nell'edizione del 1877 compare una variante in milanese, Il corvetto.

Trama[]

Una regina incinta caccia via una mendicante dandole della porca. La vecchia non la prende bene e le augura di partorire un maiale, cosa che accade sul serio. Passa del tempo e il maiale si innamora di tre ragazze che abitano lì vicino. Le minori non vogliono, ma la maggiore accetta per interesse e sposa il maiale. La prima notte il maiale chiude la porta e si trasforma in un giovane, e le dice che la regina non dovrà mai saperlo, o lei la pagherà. La ragazza mantiene il segreto per una decina di giorni, ma poi convoca in segreto la regina e prendendo tutte le precauzioni perché nessuno senta le rivela il segreto del figlio. Lui però è fatato e sa che il suo segreto è stato svelato: quella sera uccide la moglie con un ago, così non si capisce che è stata uccisa. Tutti credono che sia stata soffocata dal maiale per sbaglio.

Il maiale vuole sposarsi di nuovo e la seconda sorella accetta per far vivere bene i genitori. Anche lei deve mantenere il segreto del principe (nonostante la regina già sappia tutto) e anche lei va a dirlo alla regina. Anche lei quindi viene uccisa con l'ago. La stessa storia si ripete con la terza sorella, Ginevra, e anche lei rivela il segreto, ma il principe non la uccide: lei dovrà invece consumare sette mazze di ferro, sette vestiti di ferro, sette paia di scarpe di ferro e riempire sette fischi di lacrime. Il principe sparisce, Ginevra si fa fare gli abiti di ferro e parte per cercare l'amato.

Per strada Ginevra incontra la stessa vecchia che aveva maledetto sua suocera, e da lei scopre che suo marito ha sposato un'altra regina. La vecchia le dà una nocciola che dovrà schiacciare sulla piazza del re, e ne usciranno tante belle cose di cui la regina si innamorerà. Come compenso per quelle meraviglie Ginevra dovrà chiedere di poter dormire una notte con il re. Le stesse indicazioni le vengono date da una vecchia che le dà una mandorla e un vecchio che le dona una noce. Lei si incammina, consuma gli abiti di ferro, riempie i fischi di lacrime e arriva nella terra lontana del suo amato. Schiaccia la nocciola e ne escono tante belle cose che la regina vuole assolutamente, e per averle le concede di stare la notte col re, ma fa drogare il vino così che il marito dorma per tutto il tempo. Ginevra passa tutta la notte a lamentarsi e a parlare al re, ma lui dorme come un sasso.

La mattina dopo Ginevra viene mandata via, ma lei schiaccia la mandorla e ne escono tante figurine di pietre preziose che ballano. Anche per quelle meraviglie Ginevra chiede di dormire con il re e la regina glielo concede. Il re beve anche quella sera il vino col sonnifero e non sente niente dei lamenti di Ginevra, ma li sentono le guardie che la mattina dopo raccontano al re tutto quello che hanno sentito dalla ragazza. Il re, che aveva dimenticato il suo passato, si ricorda allora di Ginevra e si accorda con la guardia su cosa fare la sera successiva. Ginevra intanto schiaccia la noce e ne escono tante meraviglie, più belle delle precedenti, e anche per quelle chiede di dormire col re. La guardia minaccia di morte il cantiniere se non metterà l'oppio nel vino della regina invece che in quello del re. Quella notte lui va a letto e aspetta che arrivi Ginevra a fare il solito lamento, ma stavolta lui è sveglio e insieme prendono tutte le ricchezze di quel palazzo e tornano dalla madre di lui. Lui perdona la madre per avergli causato tanti problemi con la scortesia fatta alla mendicante. Intanto l'altra moglie si sveglia e si ritrova senza servitù e senza ricchezze, e muore di crepacuore.

La variante milanese[]

In Il corvetto (El corbattin) una coppia vuole tanto un figlio e ottengono un corvetto. Questo loro figlio corvo si vuole sposare con una figlia del fornaio e i genitori arrangiano le nozze, ma durante il banchetto il corvo sbatte le ali e sporca di brodo l'abito della sposa, che se ne lamenta tantissimo. Quella notte il corvo la fa addormentare e poi la uccide a colpi di becco. Il corvo poi sposa la seconda figlia del fornaio, e va a finire come la prima perché anche lei si arrabbia con lui per l'abito sporcato di brodo. La terza figlia del fornaio invece non si lamenta dell'abito rovinato e il corvo no le fa niente. Arriva il carnevale e il corvo l'avverte che lui verrà umano in maschera e le darà un bacio, ma lei non dovrà mai rivelare a sua madre che si tratta proprio di lui. La suocera si arrabbia con la ragazza perché crede che lei abbia un amante e così la ragazza le rivela che quello era in realtà proprio suo marito. Il corvo scompare e non torna più, così lei si fa fare tre paia di scarpe di ferro e si mette in viaggio per cercare il suo sposo nel paese del Turlulù. Arriva in un posto con una strega tra due file di ragazze e riceve da questa una nocciola e le dice di riempire un fiasco di lacrime, e quando l'avrà riempito troverà una porta. La ragazza arriva a quella porta e oltre trova un'altra strega in mezzo a due file di ragazze: questa le dona una castagna e un altro fiasco da riempire di lacrime. Riempito il secondo fiasco trova un'altra porta, con una terza strega e altre ragazze. Questa le dona una noce e le dà le ultime indicazioni per trovare il marito nel paese del Turlulù. La ragazza va a bussare al palazzo del re e viene presa per guardare i le galline. Seguono gli stessi eventi dell'altra versione: la ragazza rompe uno alla volta i tre frutti ricevuti e si guadagna tre notti col re tentando la regina del posto con una conocchia d'oro, un arcolaio d'oro e una piccola carrozza d'oro che si muove. Il re dorme per le prime due notte e non sente i lamenti della moglie che lo ha cercato per tre anni. La terza sera il re, che si è stancato della strana roba che gli hanno fatto bere le due sere precedenti, scambia la sua bevanda e la notte parla con la sposa ritrovata. I due si accordano e la mattina lui finge di aver dormito senza essesi accorto di nulla. Quando la regina va a dormire lui dà fuoco al letto e torna dalla sua sposa.

Varianti e fiabe simili []

Varianti italiane[]

Varianti straniere[]

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