Il braccio di morto è un racconto italiano nelle Fiabe italiane di Calvino.
Si basa su una variante trentina.
Trama[]
Una ragazza muore e il fratello va al cimitero per vegliare la tomba da solo come vuole l'usanza del suo villaggio; dovrà farlo per tre notti. A mezzanotte escono tre morti dalle tombe e chiedono al ragazzo se vuole giocare con loro nella chiesa. Lui non ha paura di niente e accenta. Nella cripta sotto la chiesa i morti prendono delle ossa e un teschio per giocare a birilli. Giocano a soldi e il ragazzo vince tutto il denaro dei morti, che se ne tornano alle tombe. La seconda notte i morti vogliono la rivincita e si giocano gli anelli e i denti d'oro, ma perdono tutto. La terza notte i morti perdono ancora ma non possiedono più nulla, perciò donano al ragazzo un braccio di morto rinsecchito: il braccio sarà l'arma del ragazzo, chiunque toccherà cadrà morto.
Il ragazzo lascia l'oro vinto al padre e se ne va per il mondo. Arriva in una città tutta parata a lutto: c'è un castello nero abitato da stregoni che pretendono una ragazza al giorno e ormai ne hanno mandate molte, compresa la principessa. I soldati vanno spesso al castello ma non fanno ritorno. Il giovane si offre di risolvere il problema e il re gli promette la figlia in moglie se la ritroverà. Il ragazzo deve passare tre notti nel castello e la mattina se sarà vivo dovrà sparare un colpo di cannone, poi due e infine tre.
La prima notte nessuno scende a mangiare nella sala da pranzo. Il ragazzo si mette accanto al fuoco e dal camino scendono tre stregoni. I loro nasi-tentacolo sono la loro arma ma anche il loro punto debole e il ragazzo li uccide toccandoli sul naso col loro braccio di morto. All'alba il giovane spara un colpo di cannone e in città tutti sventolano i fazzoletti listati a lutto. La seconda notte alcune ragazze vestite a lutto scendono a mangiare con lui nella sala da pranzo e lo pregano di liberarle, poi tornano nelle loro stanze. Il ragazzo si mette di nuovo vicino al camino e scendono altri tre stregoni, ma il ragazzo uccide anche loro. Al mattino spara due colpi di cannone e in città tutti sventolano i fazzoletti bianchi. La terza sera ci sono molte più donne a mangiare col ragazzo. Lui poi torna al camino e ne scendono tantissimi stregoni, ma più ne arrivano e più lui ne uccide. All'alba tutte le donne e i soldati del re vengono liberati. Appare anche la principessa che desidera sposare il ragazzo. I soldati sparano tre colpi di cannone e tutta la città sventola fazzoletti colorati. Tutti tornano in città ora addobbata a festa e le nozze vengono celebrate quel giorno stesso.
Varianti e fiabe simili[]
Varianti italiane[]
- Giovanni senza paura (Comparetti)
- Giovannin senza paura (Calvino)
- Giovannin senza paura (De Gubernatis)
- Giovannin senza paura (Tiraboschi)
- Giovannino senza paura (Nerucci)
- Giovannino senza paura (Pitrè)
- Il ciabattino