Il dragone è un racconto italiano in Lo cunto de li cunti di Basile: è il quinto racconto della quarta giornata ed è narrato da Popa.
Trama []
Il re di Altamarina va con la moglie in nella sua casa nel bosco, ma in sua assenza il palazzo viene occupato da una maga. Il re scopre da un oracolo che riavrà il suo regno solo quando la maga perderà la vista. Tutti i tentativi di colpire la nemica però vanno a vuoto e il re per odio verso la maga disonora e uccide tutte le donne che passano per la sua casa nella foresta. Un giorno passa di lì anche Porziella che cade nella trappola del re, ma prima che il re possa ucciderla un uccello gli fa cadere una radice magica sul braccio e la mano gli trema tanto da far cadere il pugnale. L'uccello è una fata che ha seguito Porziella per aiutarla dopo che Porziella l'aveva salvata dalle molestie di un satiro. Il re capisce che qualche forza sovrannaturale protegge Porziella, per questo decide di murarla in soffitta.
L'uccello resta ad aiutare Porziella senza rivelarle la propria identità: le porta un coltello con cui Porziella si apre un'apertura sulla cucina, in modo da poter prendere da mangiare e da bere. Porziella è rimasta incinta e le nasce un figlio, Miuccio. Quando il bambino è un po' cresciuto l'uccello dice a Porziella di allargare il buco per farcelo passare. Nessuno sa da dove sia venuto Miuccio, che diventa il paggio del re, il qualesi affeziona tanto al ragazzo da amarlo più del figliastro. La regina non apprezza l'affetto del re per Miuccio, per questo gli dice che Miuccio si è vantato di poter costruire tre castelli in aria. Questo istiga il re, che vuole una dimostrazione da Miuccio. L'uccello allora fa costruire a Miuccio tre grandi castelli di carta, poi chiama tre grifoni che sollevano i castelli e li fanno volare. La regina non si arrende e dice che Miuccio si è vantato di poter accecare la fata nemica, per questo il re costringe Miuccio a tentare davvero. L'uccello richiama tutti gli altri uccelli, tra cui una rondine che odia la maga per averla sempre cacciata coi fumi dei suoi incantesimi. La rondine si offre di accecare la maga di persona e riesce davvero a cavarle gli occhi: la maga scappa in una grotta dove si uccide sbattendo la testa alle rocce.
Il re ottiene di nuovo il regno di Altamarina, e come ricompensa Miuccio chiede solo di non essere più coinvolto in imprese pericolose. La regina però non ha ancora finito con Miuccio: lei è la sorella gemella di un terribile dragone e gli astrologi hanno predetto che lei vivrà finché vivrà il fratello, e se uno dei due morisse morirebbe anche l'altro. La regina dice al re che Miuccio ha detto di poter uccidere il drago, anche lui nemico del re. Miuccio è costretto a partire anche per quella missione e stavolta la regina è sicura che suo fratello ucciderà il ragazzo. L'uccello però dà a Miuccio un'erba magica da gettare nella caverna del drago per farlo addormentare, poi Miuccio entra e fa il drago a pezzi. La regina si accorge di aver fallito e che sta per morire, così dice la verità al marito chiedendogli solo di farla lavare nel sangue del drago quando sarà morta come ultimo desiderio.
Il re manda Miuccio a prendere il sangue del drago, ma lo segue di nascosto per capire come faccia a riuscire in tutte le sue imprese. L'uccello dice a Miuccio di non prendere il sangue del drago, perché farà tornare in vita la regina. Il re sente la loro conversazione e scopre che Miuccio è suo figlio e che Porziella è viva in soffitta. Il re manda a prendere Porziella, le chiede perdono e le chiede di essere la nuova regina. Il re offre all'uccello una ricompensa per aver tenuto in vita Porziella e Miuccio, e l'uccello chiede di poter sposare Miuccio riprendendo le proprie sembianze di fata.