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Il gobbo Tabbaggino

è un racconto italiano nelle Fiabe italiane di Calvino.

Si basa su una variante bolognese.

Trama[]

Il gobbo Tabagnino è un ciabattino povero che si mette a girare il mondo. Una sera chiede ospitalità a una donna, ma quella è la casa dell'Uomo Selvatico che mangia tutti quelli che trova, così lei lo nasconde sotto la cenere. L'Uomo Selvatico torna a casa fiutando qualcosa, ma solo dopo cena la moglie gli rivela che un omino le ha chiesto ospitalità, e lo fa uscire dalla cenere dopo che l'Uomo Selvatico promette di non mangiarlo. Tabagnino si mostra interessato a tutte le meraviglie nella casa dell'Uomo Selvatico e quello è felice di parlargliene: la coperta ricamata, la bacchetta che cambia il tempo, due sacchi di denari, la cavalla che corre come il vanto e il pappagallo che parla come un umano. Tabagnino passa la notte nel suo buco nella cenere e la mattina presto la donna lo manda via, prima che l'Uomo Selvatico si svegli affamato.

Tabagnino arriva alla corte del Re del Portogallo. Dopo aver sentito la sua storia il re accetta di far restare Tabagnino a corte, ma vuole che il gobbo gli rubi la coperta ricamata d'oro e argento dell'Uomo Selvatico. Tabagnino si fa dare dal re un cartoccio pieno di calabroni vivi e affamati. Dato che il re si sta trasferendo in un palazzo oltre il mare dà a Tabagnino anche una bacchetta che gli tornerà utile per attraversare l'acqua. Il gobbo entra a casa dell'Uomo Selvatico dalla finestra, si nasconde sotto al letto e mette i calabroni sotto le coperte mentre marito e moglie dormono. Grazie ai calabroni l'Uomo selvatico e la moglie sono costretti a fuggire, mentre Trabagnino prende la coperta e scappa via dalla finestra. Il pappagallo parlante rivela cosa ha fatto Tabagnino, ma il gobbo è già nel mare e il passaggio aperto con la bacchetta si chiude dietro di lui. L'Uomo Selvatico non può raggiungerlo, ma gli promette che lo mangerà.

Il re è felicissimo ma adesso vuole la bacchetta dell'Uomo Selvatico. Tabagnino si fa dare un sacco di noci, poi va sul tetto dell'Uomo Selvatico e inizia a lanciare manate di noci come se grandinasse. La moglie dell'Uomo Selvatico mette la bacchetta alla finestra per far cambiare il tempo e subito Tabagnino se la prende e va via. Il pappagallo racconta tutto al suo padrone, ma anche stavolta l'Uomo Selvatico non riesce a prendere Tabagnino.

Il re non si accontenta e vuole i due sacchi di denaro. Tabagnino si traveste da boscaiolo: la vita a corte lo ha fatto stare meno ingobbito e l'Uomo Selvatico non lo ha mai visto di giorno. Il finto boscaiolo va a fare legna vicino ai terreni dell'Uomo Selvatico e finge di avere un problema nel tagliare una quercia. L'Uomo Selvatico lo aiuta volentieri ma Tabagnino lo fa restare incastrato con le mani sotto il tronco tagliato fingendo che sia un incidente. L'Uomo Selvatico lo manda a casa sua a prendere due grossi cunei, ma Tabagnino alla donna dice che il marito vuole i due sacchi di quattrini. Lei ne dubita, ma anche l'Uomo Selvatico grida da lontano che li vuole tutti e due (anche se lui intende i cunei). Tabagnino quindi prende il denaro e va via. Solo più tardi l'Uomo Selvatico si libera da solo scorticandosi le mani e scopre dal pappagallo l'ennesimo inganno di Tabagnino . Stavolta però l'Uomo Selvatico è troppo esausto per corrergli dietro.

Il re vuole anche la cavalla che corre come il vento, così Tabagnino si fa dare una lesina della bambagia e torna a casa dell'Uomo Selvatico di notte. Con la lesina fa un buco nella stalla e punzecchia la cavalla. L'uomo selvatico la sente lamentarsi e la fa uscire, poi torna a letto. Tabagnino ne approfitta per foderarle gli zoccoli e riempirle i campanelli di bambagia, così in silenzio se la porta via. Quando il pappagallo avverte l'Uomo Selvatico, quello non ha più i mezzi per inseguire Tabagnino . Il re vuole anche il pappagallo, e Tabagnino va dall'uccello offrendogli due zuppe inglesi, biscotti, dolcetti e confetti. A furia di dolci Tabagnino se lo porta via.

Come ultima richiesta il re vuole l'Uomo Selvatico in persona. Tabagnino allora si fa fare un abito che non gli si veda la gobba, mette una parrucca bionda e due baffi, e il lavoro è tale che nessuno lo riconosce più. Travestito così se ne va dalle parti dell'Uomo Selvatico e dice di essere in cerca di assi per fare una cassa, dato che il gobbo Tabagnino è morto. L'Uomo Selvatico è felicissimo della notizia, gli offre le assi lui stesso e gli permette di lavorare lì. Il finto falegname non ha le misure di Tabagnino , ma l'Uomo Selvatico ha una statura simile e si fa prendere le misure. Tabagnino lo chiude dentro alla cassa e lo porta dal re. Tutti i signori vengono invitati all'esecuzione dell'Uomo Selvatico, e Tabagnino diventa segretario di corte.

Varianti e fiabe simili[]

Varianti italiane[]

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