Italo Calvino (1923-1985) è stato uno scrittore italiano.
Biografia[]
Calvino nacque a Cuba nel 1923, figlio dell'agronomo Mario Calvino e della botanica Eva Mameli. Nel 1925 decisero di tornare in Italia dove nacque il fratello di Calvino, Floriano (che divenne poi geologo). Calvino crebbe in un clima tranquillo, appassionandosi di fumetti e cinema, nonostante il regime fascista influenzasse vari aspetti della sua vita, come l'obbligo di diventare balilla. Calvino frequentò le scuole valdesi e poi si iscrisse al liceo classico Cassini.
Nel 1938 scoppiò la Seconda Guerra Mondiale. In quegli anni Calvino iniziò a scrivere poesie, racconti brevi, testi teatrali, e praticò il disegno, soprattutto caricature e vignette. Si iscrisse alla facoltà di Agraria dell'Università di Torino, frequentava l'ambiente culturale della città (dove l'opposizione al regime era molto sentita), ma la vita universitaria non lo coinvolgeva molto, e continuò a dedicarsi a letteratura, cinema e teatro. Nel 1943 si trasferì alla facoltà di Agraria e Forestale di Firenze, ma dopo l'8 settembre disertò dalla leva obbligatoria della repubblica di Salò passando diversi mesi nascosto, prima di unirsi con il fratello al movimento partigiano con il nome Santiago.
La lotta partigiana si concluse nel 1945, chiudendo una fase breve ma fondamentale nell'esperienza personale di Calvino, che aderì al Partito Comunista Italiano pur avendo una visione del mondo più ampia di quella offerta da un singolo partito. Si iscrisse e laureò alla facoltà di Lettere di Torino, e intanto conobbe Pavese e Vittorini. In quegli anni scrisse articoli, saggi e interventi vari e pubblicò il suo primo libro, Il sentiero dei nidi di ragno. Iniziò a viaggiare in Italia e in Europa, visitando anche l'Unione Sovietica. Per diversi anni raccolse fiabe da tutte le regioni di Italia, traducendole dal dialetto e rimaneggiandole per pubblicare la raccolta Fiabe italiane nel 1956. L'anno seguente lasciò il Partito Comunista per diversi motivi, tra cui la convinzione che la letteratura non potesse essere messa al servizio della politica.
Dal 1955 al 1958 Calvino ebbe una relazione con l'attrice Elsa De Giorgi. Fondò Il Menabò con Vittorini, e continuò a pubblicare romanzi e racconti. Nel 1959 visitò gli Stati Uniti, mentre la sua fama si affermava a livello internazionale, e incontrò Esther Judith Singer durante uno dei tanti dibattiti culturali europei a cui prendeva parte. I due si sposarono nel 1964 a Cuba e con il figlio di lei, Marcello Weil, si trasferirono a Roma. L'anno seguente nacque la figlia Giovanna. Nel 1967 tutta la famiglia si trasferì a Parigi, dove Calvino entrò in contatto con l'ambiente letterario francese, e si interessò alle materie scientifiche. Continuò a ricevere premi e riconoscimenti internazionali, e a lavorare per Einaudi. Tra il 1975 e il 1976 visitò per lavoro Iran, Stati Uniti, Messico e Giappone.
Nel 1980 la famiglia tornò a vivere a Roma. Nel 1984 Calvino e la moglie si recarono in Argentina per la Fiera Internazionale del Libro di Buenos Aires. Calvino morì nel 1985 a causa di un ictus, prima di poter cominciare la serie di conferenze che aveva preparato per l'Università di Harvard.
Opere[]
Calvino è stato estremamente produttivo nel corso della sua vita. Ha scritto circa una trentina di opere, tra cui si ricordano: Il sentiero dei nidi di ragno, Il visconte dimezzato, Il barone rampante, Il cavaliere inesistente, Le città invisibili, Il castello dei destini incrociati, Se una notte d'inverno un viaggiatore, e Palomar, oltre a diversi racconti brevi e il taccuino del viaggio nell'Unione Sovietica. Ha redatto 18 saggi su argomenti di vario tipo (tradizioni popolari, cinema, politica, autobiografia, interviste, ecc.). Oltre alla collana Einaudi Centopagine e Il Menabò, ha curato le edizioni delle poesie e delle lettere di Pavese e opere di altri autori, e ha redatto i due volumi sui Racconti fantastici dell'Ottocento. Due epistolari di Calvino sono stati pubblicati postumi. Calvino ha scritto anche cinque canzoni, musicate da Sergio Liberovici. In ambito cinematografico ha sceneggiato con altri l'episodio Renzo e Luciana di Boccaccio '70 (regia di Mario Monicelli).
Per quanto riguarda le Fiabe italiane, sono 200 e appartengono alla tradizione popolare degli ultimi cento anni. Calvino le ha tradotte in italiano, segnalando in appendice tutte le scelte compiute tra le diverse versioni a sua disposizione ed eventuali cambiamenti effettuati da lui stesso dove ritenuto opportuno. Questo è stato il primo tentativo di presentare la tradizione fiabesca italiana in un'unica raccolta, piuttosto in ritardo rispetto ai Grimm, Afanas'ev o altri in Europa. In Italia c'erano già state raccolte precedenti, ma non in lingua italiana e circoscritte a determinate aree.
Fortuna[]
Le opere di Calvino sono conosciute in tutto il mondo. Per i suoi lavori Calvino ha ricevuto la Legion d'Onore francese, il Premio Viareggio, il Premio Feltrinelli, il Premio Charles Veillon e il Premio Austriaco di Letteratura Europea. A Calvino sono dedicati l'asteroide 22370 Italocalvino e il cratere Calvino (68 km di diametro) sul pianeta Mercurio.
Opere su Calvino[]
- Fellini: Sono un gran bugiardo (2002), regia di Damian Pettigrew. Film-documentario dove compare anche Calvino.
- L'isola di Calvino (2005), regia di Roberto Giannarelli, documentario dedicato a Calvino.
- Lo specchio di Calvino / Dans la peau d'Italo Calvino (2012), regia di Damian Pettigrew. Documentario con Neri Marcorè nel ruolo di Calvino.