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L'isola della felicità è un racconto francese di Aulnoy.

Si tratta della prima fiaba nota dell'autrice, pubblicata nel 1690. Non è stata inclusa nelle raccolte di fiabe che l'autrice ha poi pubblicato nel 1697 (I racconti delle fate) e nel 1698 (Le fate alla moda).

Non ci sono elementi che includano per certo questa fiaba nell'universo unitario in cui si svolgono le fiabe delle raccolte di Aulnoy, ma questa storia presenta molte idee che l'autrice ha ripreso più avanti.

Trama[]

Adolfo è il giovane principe di Russia che guida il suo esercito in guerra. Un giorno mentre l'esercito è accampato lui va a caccia e viene colto da un terribile temporale. Adolfo vede una luce in cima a una montagna e dopo ore raggiunge la cima e scopre che la luce viene da una caverna. All'interno Adolfo incontra una vecchia signora che si presenta come la moglie del dio Eolo, che vive su quelle montagne insieme ai figli, anche se spesso sono fuori a soffiare per il mondo e lei resta sola. Purtroppo non ha niente da offrire ad Adolfo, perché lei e gli altri venti mangiano davvero molto leggero.

Eolo e i venti tornano tutti a casa, ma Zefiro tarda perché non riusciva a lasciare la principessa Felicità. Per la notte Adolfo viene ospitato nell'appartamento di Zefiro e il principe riempie il giovane dio di domande sulla principessa. La principessa vive con le sue ninfe sull'Isola della Felicità, proibita agli umani: nessuna nave è mai riuscita ad avvicinarsi. Zefiro vuole aiutarlo ed è disposto a portarlo fino all'isola, ma gli darà anche il suo mantello verde per restare invisibile e leggero come una piuma così da non essere visto dai guardiani dell'isola.

Adolfo arriva sull'isola e riesce a entrare nel palazzo nascosto nel cestino di una ninfa che raccoglie fiori per la principessa. Dentro il palazzo a una ninfa cade il velo e Adolfo senza pensare si abbassa a raccoglierlo per lei. La ninfa si spaventa e giura alle altre che una mano invisibile le ha raccolto il velo, ma le altre ridono di quella sciocchezza e vanno a raccontare quella storia a Felicità. Adolfo è così incantato da Felicità che lascia cadere il mantello e si mette ai suoi piedi in venerazione. Felicità è sia preoccupata che deliziata dalla situazione, ma dato che non ha mai visto un uomo crede che lui sia una fenice, l'unica creatura che lei sa essere unica e perfetta al mondo. Adolfo allora le spiega l'equivoco perché gli dispiacerebbe se Felicità restasse in una simile ignoranza.

Adolfo e Felicità passano secoli insieme come la coppia più felice della terra, anche se le altre donne dell'isola non hanno ancora capito cosa succede davvero tra loro. Un giorno Adolfo cerca di capire quanto tempo sia passato da quando ha incontrato Felicità e gli sembra che siano passati tre mesi, ma lei si mette a ridere e gli dice che sono passati più di trecento anni. Adolfo è tormentato da questa scoperta, perché mentre viveva sull'isola non ha lasciato dietro di sé alcuna traccia o memoria di imprese. Nonostante il bene che vuole a Felicità, Adolfo decide di partire promettendo di tornare, ma lei sospetta che non si rivedranno più. Felicità gli dona il cavallo Bichar che lo porterà ovunque, ma i poteri fatati che gli dei hanno donato a Felicità le suggeriscono che non dovrà mai mettere piede a terra. Adolfo la ringrazia e se ne va così in fretta da dimenticare il mantello verde.

Un giorno Adolfo vede un carro pieno di vecchie ali che gli intralcia la strada su un sentiero stretto. Nonostante Bichar voglia fargli cambiare strada, Adolfo scende a terra e va ad aiutare il vecchio che cerca di tirare il carro, ma il vecchio si rivela essere il Tempo, che ha consumato molte paia di ali nel cercare il giovane. Il Tempo soffoca Adolfo e Zefiro volando assiste alla triste scena. Zefiro riporta Adolfo morto sull'isola della felicità. La principessa Felicità è così addolorata da chiudere per sempre le porte del suo palazzo, mostrandosi solo raramente e sempre afflitta dalla tristezza.

La storia di Adolfo[]

La storia di Adolfo, principe di Russia è una traduzione anonima in inglese del 1691, la prima che sia stata fatta di questa fiaba. La traduzione non è del tutto fedele al testo di Aulnoy e presenta aggiunte.

Adolfo va a caccia non mentre è in guerra ma per noia in un periodo di pace. Mentre Zefiro porta Adolfo in volo passano sopra l'Inghilterra e c'è tutta una digressione sulla natura delle donne inglesi. Mentre Adolfo esplora il palazzo di Felicità arriva in una stanza dove sei ragazze ballano nude: lui fa loro un disegno ciascuna e poi lascia cadere i disegni tra loro. Le ragazze si spaventano e strillando attirano altre persone: dato che la principessa non ammette passatempi di quel tipo loro dicono che un'entità invisibile ha rubato i loro veli e le ha prese in giro con i disegni. Le presenti vanno a raccontare la buffa storia alla principessa e Adolfo le segue per incontrarla. Quando Felicità scambia Adolfo per una fenice dice anche che è un peccato che di fenice ce ne sia una sola perché ogni donna dovrebbe avere la gioia di possedere un uccello simile, creando doppi sensi che nell'originale non ci sono. Inoltre Adolfo e Felicità si accordano perché le ninfe continuino a credere nell'equivoco della fenice. Il motivo per cui non si invecchia è che al centro dell'isola ci sono l'Albero della Giovinezza e l'Albero della Salute, i cui frutti vengono usati per un liquore che mantiene giovane e sano chiunque lo beva. Quando Adolfo parte riceve un cavallo alato di cui non viene specificato il nome; inoltre lui promette che manderà messaggi a Felicità tramite Zefiro. Non c'è alcun divieto per Adolfo di mettere piede a terra. Felicità cade morta appena Adolfo parte e gli dei la trasportano nel Cielo. Mentre Adolfo è in viaggio vede dall'alto un passaggio stretto dove è incastrato un carro pieno di falci, lunghi denti di ferro e ali, con un poveretto cerca di portare il carro da solo. Adolfo va ad aiutarlo, ma quello è il Tempo che lo prende per il collo e lo uccide.

Varianti e fiabe simili[]

Varianti italiane[]

Varianti straniere[]

  • Il viaggio di Bran
  • Oisín nel Tír na nÓg
  • Urashima Tarō
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