L'uccello della verità è un racconto spagnolo nei Racconti, indovinelli e detti popolari di Caballero.
Trama[]
Un pescatore vive vicino al fiume e un giorno vede arrivare sull'acqua una barchetta di cristallo con dentro due neonati, un maschio e una femmina. Lui si impietosisce e li porta alla moglie, che però si lamenta perché hanno già otto figli. I due bambini crescono così amabili che sia il pescatore che la moglie li amano moltissimo, ma gli otto fratelli ne sono invidiosi e li tormentano tanto che i due trovatelli passano molto tempo nel bosco, dove imparano il linguaggio degli uccelli. Un giorno i fratelli li insultano tanto per le loro origini ignote che i due lasciano casa di nascosto alla ricerca della loro origine.
I due gemelli camminano a lungo e trovano una casetta vuota in collina. Sul tetto si posano degli uccelli che parlano tra di loro e si scambiano pettegolezzi e raccontano una storia. C'era un re che si era innamorato della figlia più giovane di un sarto e l'aveva sposata. Il re era andato in guerra mentre la regina era incinta, così i ministri e i cortigiani avevano complottato contro la regina per via delle sue umili origini. La regina aveva dato alla luce due gemelli, ma era stato detto che aveva partorito un gatto e un serpente. Il re aveva ordinato che ciò che la regina aveva partorito fosse gettato nel fiume e che la regina stessa fosse murata, per questo i due neonati erano stati lasciati sul fiume in una culla di cristallo. La regina però è ancora viva, perché sua madre ha fatto un buco nel muro da cui le passa il cibo, mentre i neonati sono stati allevati da un pescatore.
I due gemelli scoprono così le loro origini, ma gli uccelli dicono anche che l'unico che può convincere il re della verità è l'uccello della verità, nascosto nel castello di "Andrai e non tornerai" sorvegliato da un gigante che dorme un solo quarto d'ora al giorno e mangia chiunque si avvicini. Lì vicino vive una strega in una torre che conosce la strada per l'uccello della verità: se qualcuno le chiedesse la strada lei gliela indicherebbe in cambio dell'acqua di molti colori, ma in realtà la strega è amica del gigante e ha messo attorno all'uccello della verità molti uccelli delle bugie che lo tormentano. I gemelli seguono il volo della rondine e arrivano nella città dove sono nati. Una buona donna li ospita per la notte e loro l'aiutano a sistemare casa. La donna permette solo di restare, ma il fratello lascia la sorella per andare a cercare l'uccello della verità.
Grazie alla comprensione degli uccelli il ragazzo trova la torre della strega e bussa alla porta. Lui le chiede come ottenere l'uccello della verità, ma lei in cambio dell'informazione vuole l'acqua dai molti colori chela renderebbe bellissima o trasformerà il ragazzo in una lucertola per sempre. La strega ordina a un cane molto malandato di guidare il ragazzo al castello di "Andrai e non tornerai" e di avvisare il suo amico, il gigante, del suo arrivo. Due ore dopo arrivano a un castello grande, nero e triste. Il cane ulula per avvisare il gigante e il ragazzo sale su un ulivo dove una civetta che gli dice cosa fare nel castello. Il ragazzo entra nel castello, ignora la fonte con le acque di molti colori e mette nella brocca l'acqua di una sorgente chiara e limpida. Poi entra nella voliera, ignora gli uccello che gli parlano e prende l'unico uccello bianco che sta in disparte. Il ragazzo torna dalla strega che prende la brocca e gli getta l'acqua addosso pensando che sia quella colorata che lo trasformerebbe in pappagallo. Il ragazzo però ha preso l'acqua limpida e diventa ancora più bello. Tutti i parassiti della torre si bagnano con quell'acqua e tornano ad essere persone.
Il ragazzo torna dalla sorella con l'uccello della verità e fa girare la voce che l'uccello è in città. I cortigiani che avevano mentito al re si inquietano molto, fanno girare voce che i poteri dell'uccello siano una falsità e mandano falchi a dargli la caccia, ma alla fine la notizia dell'uccello della verità arriva alle orecchie del re e convoca chiunque lo possieda a corte. Il ragazzo va al palazzo e i cortigiani non vogliono farlo entrare, ma l'uccello vola dal re per dire loro che i cortigiani non vogliono far salire il ragazzo e sua sorella. Il re ordina che i ragazzi entrino e l'uccello racconta al re tutta la verità sui suoi figli. La regina viene liberata e il re nomina il pescatore ministro della pesca.