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La lanterna magica è una fiaba italiana raccolta da Antonio Tiraboschi e contenuta in Fiabe bergamasche.

Trama[]

Una tessitrice caccia di casa il figlio che le sperpera tutti i guadagni. Il ragazzo incontra un mago che lo prende al suo servizio per un anno e lo porta nella sua caverna su una montagna dopo una lunga camminata senza neanche fermarsi a mangiare. Lì il mago manda il giovane ad attraversare alcune stalle: deve ignorare le voci che sentirà, prendere una lanterna e riportargliela senza scuoterla. Il ragazzo per dispetto scuote la lanterna e una voce gli chiede cosa desideri. Il ragazzo desidera tornare a casa propria e subito si ritrova dalla mamma. Con il potere della lanterna riempie la casa di ogni ricchezza.

Tempo dopo in città c'è un torneo per la mano della principessa. Il giovane scuote la lanterna per trasformarsi in un cavaliere invincibile e vince il torneo, ma il re si rifiuta di dare la figlia in sposa a uno sconosciuto che non si sa come manterrebbe la principessa. Il ragazzo allora scuote la lanterna per far apparire un palazzo magnifico davanti a quello del re. Le nozze vengono celebrate e per un po' la coppia vive felice.

Il mago arriva in città travestito da venditore di lanterne e dice che scambia lanterne vecchie per lanterne nuove. La principessa si ricorda che il marito ha una vecchia lanterna e la scambia volentieri con una nuova. Il mago allora fa sparire il palazzo con dentro la principessa, lasciando solo il ragazzo senza niente. Il re minaccia di morte il genero se non ritroverà la figlia.

Il ragazzo si mette in viaggio e in cima a una montagna incontra un altro mago, signore di tutti i topi. Nessuno dei topi ha visto passare un palazzo, ma un topo seguirà il ragazzo per aiutarlo. Il giovane segue le indicazioni del mago e sale su un'altra montagna dove vive suo fratello, signore di tutti i gatti. I gatti non sanno niente, ma uno dei gatti segue il ragazzo nel suo viaggio. Il terso fratello mago è il signore di tutti gli uccelli: due degli uccellini tardano ad arrivare al suo richiamo perché erano rimasti meravigliati alla vista di un magnifico palazzo. Uno degli uccelli guida il ragazzo, il gatto e il topo al palazzo, poi vola alla finestra della principessa e le chiede dove sia la lanterna: il mago sta dormendo nel palazzo e la lanterna è sotto il suo cuscino.

Il topo si rosicchia un'apertura nel castello, il gatto lo allarga per seguirlo, e insieme vanno nella stanza del mago. Il gatto passa la coda sotto il naso del mago, che alza la testa per starnutire. Il topo intanto sfila la lanterna da sotto il cuscino. Appena il ragazzo riottiene la lampada fa tornare palazzo e principessa dov'erano prima. Il ritorno del palazzo viene festeggiato.

Varianti e fiabe simili []

Varianti italiane[]

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