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La principessa Primavera è un racconto francese in I racconti delle fate di Aulnoy.

Trama[]

Un re e una regina stanno per avere un altro figlio dopo che tutti i loro bambini sono morti. La regina passa in rassegna tutte le potenziali balie con i loro bambini, ma tra loro c'è una donna orribile e deforme con una scimmia. La regina si spaventa e ordina che sia allontanata: lei allora si mette nel cavo di un grande albero, e causa da lontano gravi incidenti a ogni donna venga scelta come balia. La regina si accorge che la vecchia è ancora lì, ma quella si trasforma e si rivela come la fata Carabossa, che porta rancore al re fin da quando era bambino per uno scherzo che le aveva fatto e che va via lanciando minacce.

Temendo Carabossa il re e la regina invitano tutte le fate di loro conoscenza ad assistere al parto della regina, ma solo in cinque si presentano. Nasce una bambina e le fate le donano bellezza, arguzia, canto e talento letterario. Appare però Carabossa dal camino e maledice la neonata ad avere una sfortuna nera finché non avrà venti anni. L'ultima fata rimasta allora dona alla principessa una vita lunga e felice dopo che avrà compiuto venti anni. A causa della maledizione di cui nessuno le parla, la principessa Primavera viene costretta a vivere dentro una torre sotto la massima sorveglianza, condizione che la rattrista molto, pur avendo impiegato il suo tempo a raggiungere risultati ammirevoli in ogni scienza.

Quattro giorni prima del ventesimo compleanno di Primavera arriva a corte Fanfarinet, ambasciatore del re Merlino che vuole dare suo figlio in sposo alla principessa, avendo visto un suo ritratto. Le compagne di Primavera le parlano della bellezza di Fanfarinet, così tutte loro fanno un buco nel muro dal quale la principessa possa vederlo arrivare. Primavera si innamora di lui a prima vista. Il re e la regina fanno uscire Primavera dalla torre per incontrare l'ambasciata e primavera indossa i doni che le mandano le sue fate madrine. Venti anni però non sono passati ancora, e mentre il corteo è per strada una nuvola di corvi fa cadere su Primavera una mantella di ragnatele e ali di pipistrello che si attacca su di lei come fosse parte della sua pelle. Tutta la corte è disperata ma Primavera non se ne cura perché ha occhi solo per Fanfarinet e sa di poterlo ammaliare comunque: Fanfarinet infatti resta spiazzato. Nessuno di loro due fa molto caso al diluvio che Carabossa sta gettando su di loro, e Primavera gli espone i propri sentimenti.

Tornati a corte Primavera dice a suo padre che sposerà il principe figlio di Merlino, ma quando tutti si appisolano dopo i grandi festeggiamenti Primavera ruba il pugnale di suo padre e il copricapo di sua madre, e scappa con Fanfarinet in barca verso l'Isola degli Scoiattoli dopo che il giovane le esprime il proprio amore e dichiara che per lei farebbe ogni cosa. Il mattino dopo la corte scopre l'assenza dei due e tutti si mettono alla loro ricerca, e la flotta del re scopre la posizione dei giovani dal pescatore che li aveva accompagnati in barca.

Intanto l'isola si rivela essere priva di comodità. Fanfarinet è affamato e risentito, ma non fa nulla per cercare cibo e non gli importa che Primavera fatichi a trovarne. Dopo tre giorni a mangiare foglie e maggiolini, Fanfarinet continua a dare tutta la colpa della loro miseria a Primavera (che non si lamenta affatto pur soffrendo più di lui) e la ritiene l'unica responsabile della loro fuga. Una delle rose in un cespuglio dice a Primavera dove trovare del miele, consigliandole di non dividerlo con Fanfarinet. Primavera porta comunque il miele a Fanfarinet e lui se lo mangia tutto da solo. La rosa allora fa apparire una brocca di latte per Primavera, anche quella da non dare a Fanfarinet, però Primavera sa che Fanfarinet è assetato e va da lui per dividere il latte. Fanfarinet beve tutto parte, poi rompe la brocca dicendo che chi non ha mangiato non ha neanche sete, quindi Primavera non aveva bisogno del latte. Finalmente Primavera realizza che Fanfarinet è probabilmente la peggior sfortuna che Carabossa le abbia mandato addosso.

Primavera incontra un usignolo che le dice dove trovare delizie da mangiare, e stavolta non serve che qualcuno le raccomandi di non dare nulla a Fanfarinet. Quando lui si accorge che Primavera sta mangiando da sola prende la spada per ucciderla, ma lei mette il copricapo di sua madre che la rende invisibile. Nel frattempo la flotta del re attacca l'Isola degli Scoiattoli. La carica è così terribile che Primavera e Fanfarinet si riconciliano brevemente per difendersi dall'attacco, tutti e due invisibili ai nemici. Dopo aver allontanato la flotta i due di rifugiano nel folto della foresta. Dopo essersi messi a dormire una voce avverte Primavera che Fanfarinet vuole ucciderla per mangiarla, così lei si accorge di lui in tempo e lo uccide con il pugnale.

A quel punto con sorpresa Primavera assiste alla battaglia tra Carabossa e la Grande Regina delle Fate (la madrina che alla nascita le aveva augurato la felicità per il resto della vita), che si risolve nella vittoria di quest'ultima. Primavera le è eternamente grata. La fata fa riavvicinare la flotta e fa in modo che Primavera abbia tutto ciò che le serve. Primavera torna a casa e chiede perdono per la sua fuga, ma tutta la colpa viene data a Carabossa. Arriva anche la corte di Merlino con il principe, al quale viene detto che Fanfarinet è caduto sfortunatamente in un pozzo ed è annegato. Il principe si rivela amabile davvero e le nozze vengono celebrate.

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