La principessa che non ride è una fiaba italiana raccolta da Angelo De Gubernatis in Novelline popolari di S. Stefano di Calcinaia nel 1869, poi inserita in Le tradizioni popolari di S.Stefano di Calcinaia di Alessandro De Gubernatis nel 1894.
Trama[]
Il re di Russia ha una figlia che non ha mai riso in vita sua e la darà in moglie a chi riuscirà a farla ridere. Molte persone ci provano ma senza successo. Un giorno a un vecchio cade l'asino in una buca e un giovane diretto a corte non si ferma neanche ad aiutarlo. Passa un giovane contadino che se ne va per il mondo a cercar fortuna e aiuta il vecchio a tirare fuori l'asino. Il vecchio per ricompensa gli regala due aquiline che nessuno dovrà toccare.
Il contadino si ferma a una locanda e durante la notte le due figlie del locandiere vanno senza neanche vestirsi a curiosare tra le cose del giovane, e rimangono attaccate alle aquiline. La vecchia madre le sente lamentarsi e va a vedere anche lei senza vestirsi e resta attaccata come le figlie. Il giovane si sveglia e resta sorpreso da quello che vede, ma lo trova divertente e dice alle aquiline di seguirlo portandosi dietro le tre donne nude. Per strada un uomo si avvicina per coprire almeno la vecchia, ma ci rimane attaccato. Ci prova anche un fabbro, e resta attaccato pure lui. Un pittore pensa di poter coprire la vecchia col colore, ma anche lui resta attaccato. Tutta la città ride al passaggio di un simile corteo, e le risate attirano la principessa al balcone: appena la ragazza vede un simile spettacolo non riesce più a trattenere le risate. Il contadino quindi ottiene la sua mano.