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La schiavetta è un racconto italiano in Lo cunto de li cunti di Basile: è l'ottavo racconto della seconda giornata ed è narrato da Paola.

Trama[]

Lilla, giovane sorella del barone di Selvascura, gioca con le sue compagne a saltare oltre una rosa senza toccarla. Lilla è l'unica che ci riesce, ma un petalo si stacca: Lilla lo afferra prima che arrivi a terra e se lo mangia. Tre giorni dopo la pancia di Lilla si ingrossa e alcune fate sue amiche le spiegano che è stato il petalo di rosa a farla restare incinta. Lilla nasconde la gravidanza al fratello e qualche tempo dopo nasce una bambina, Lisa. Lilla manda la bambina dalle fate e tutte corrono a farle dei doni, ma una di loro fa una storta al piede e per questo maledice Lisa: a sette anni morirà perché la madre dimenticherà il pettine tra i suoi capelli. Sette anni dopo la maledizione si avvera. Lilla mette Lisa dentro sette bare di cristallo e la chiude a chiave nell'ultima camera del palazzo. La vicenda l'addolora tanto che muore, ma prima di morire Lilla lascia la chiave a suo fratello, facendogli promettere che la custodirà senza mai andare a vedere cosa contiene la stanza.

Un anno dopo il barone si sposa. Passano altri anni e un giorno, prima di partire per la caccia, il barone raccomanda alla moglie di non aprire mai l'ultima camera del palazzo. La baronessa però è curiosa e apre la stanza, trovando Lisa nelle bare: Lisa è cresciuta e le bare sono cresciute con lei, così che la baronessa crede che la ragazza sia l'amante di suo marito. La baronessa irata tira fuori Lisa tirandola per i capelli e questo fa cadere il pettine risvegliando la ragazza dal suo sonno. Lisa viene picchiata dalla baronessa, che la riduce in stracci e le taglia i capelli. Quando il barone chiede chi sia la ragazza, sua moglie dice che è solo una schiava che le ha mandato la zia.

Un giorno il barone deve andare a una fiera e chiede a tutti gli abitanti della casa cosa vogliono in dono. La schiavetta chiede una bambola, un coltello e una pietra pomice, poi augura al barone di non poter attraversare il primo fiume che troverà sulla strada di casa se dimenticherà quei doni. Il barone comunque se ne dimentica e il fiume alza gli argini come muri per non farlo passare. Lui capisce subito cosa ha scordato e va a prendere i doni mancanti.

Lisa riceve i doni e ogni giorno racconta la propria storia alla bambola, minacciando di uccidersi col coltello se lei non le risponderà: tutte le volte la bambola prende vita e le risponde. Il barone ogni giorno sente un'accesa discussione venire dalla cucina e incuriosito si nasconde per spiare con chi stia parlando la schiavetta. In questo modo il barone scopre tutta la storia di Lilla e Lisa, impedendo a Lisa di uccidersi al posto della bambola. Il barone manda Lisa da una parente perché torni in forze e in salute. Alcuni mesi dopo Lisa torna dallo zio che fa una festa in suo onore, e lei racconta a tutti gli invitati la propria storia, indignando la folla per il comportamento della baronessa. Il barone caccia via sua moglie e trova un giovane sposo per Lisa.

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Varianti italiane[]

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