Fiabe Wiki
Advertisement

Le tre sorelle (II) è una fiaba italiana raccolta da Domenico Comparetti in Novelline popolari italiane. Nella stessa raccolta c'è una fiaba omonima che racconta però una storia diversa (Le tre sorelle I).

Questa è la variante su cui Calvino ha basato La biscia.

Trama[]

Un contadino ha tre figlie che gli portano la colazione quando va a lavorare i campi. Ogni volta che si siedono sopra a una pietra nel bosco sentono picchiare da sotto, finché un giorno non esce una biscia. Per due giorni il padre resta senza colazione perché alla vista della biscia due figlie erano scappate, ma la terza non ha paura: offre la colazione alla biscia e poi la porta a casa, allevandola sotto al proprio letto. La biscia le fa tre doni: che pianga perle e argento, che ridendo le scendano dai capelli mazzi di fiori d'oro, e che appaiano pesci in abbondanza quando si lava le mani.

La biscia se ne va quando diventa così grande da non stare più sotto al letto. La ragazza un giorno che non c'è da mangiare si lava le mani e fa uscire i pesci, ma le sorelle per invidia la rinchiudono nel solaio. Un giorno la ragazza vede il figlio del re che cade giocando a palla, lei si mette a ridere e cade un mazzo di fiori d'oro su di lui. Il principe non riesce a vedere da dove siano venuti i fiori, così va a chiedere a casa della ragazza, la trova nel solaio e le chiede di sposarlo.

Il giorno delle nozze le sorelle sono in carrozza con la sposa, ma piene di invidia la lasciano nel bosco senza mani e senza occhi. La sorella che le somiglia di più poi si veste da sposa e va alle nozze al suo posto. Un guardiano di cavalli trova la ragazza nel bosco e tutte le perle che aveva fatto cadere piangendo, così se la porta a casa e la fa vivere bene con la sua famiglia. Un giorno va da lei la sua amica biscia, dalla quale scopre che la sorella ora regina è incinta e ha voglia di fichi. Anche se è pieno inverno, grazie alla magia della biscia la ragazza fa arrivare alla sorella un carico di fichi e raccomanda al guardiano di cavalli di chiedere come pagamento un paio di occhi. Pur di ottenere i fichi la regina le dà gli occhi della sorella, che in questo modo gli ottiene indietro e torna a vederci come prima. Più avanti la regina ha voglia di pesche, e la ragazza ne approfitta per riottenere le mani.

Passa altro tempo e la regina partorisce un mostro, ma il re comunque dà una festa. Anche la sorella ci va, vestita come una regina. Il re la vede fare il prodigio dei pesci e quello dei mazzi di fiori, e riconosce così la sua vera sposa. Lei gli racconta tutto l'accaduto, così il re fa mettere al rogo la regina, l'altra sorella e il mostro appena nato. Poi il re e la ragazza si sposano.

Varianti e fiabe simili []

Varianti italiane[]

Advertisement