Peruonto è un racconto italiano in Lo cunto de li cunti di Basile: è il terzo racconto della prima giornata ed è narrato da Meneca.
Trama[]
Peruonto è un pigrone rozzo che vive con la madre Ceccarella, che deve sempre costringerlo a fare qualunque cosa. Costretto ad andare a raccogliere la legna, Peruonto vede tre ragazzi addormentati che rischiano di scottarsi sotto il sole, così costruisce per loro un riparo di fronde. I tre sono figli di una fata e quando si svegliano ricompensano Peruonto con il potere di far avverare tutte le sue parole. Peruonto ordina che sia il fascio di legna a portare lui e quello lo porta come un cavallo fin davanti al palazzo di un re. Peruonto attira l'attenzione di molte persone tra cui la figlia del re, Vastolla. La principessa, di natura malinconica, vedendo quello spettacolo scoppia a ridere per la prima volta. Peruonto però non prende bene la risata e le augura di restare incinta di lui.
Peruonto torna a casa e riprende la sua vita, mentre Vastolla scopre di essere incinta davvero. Il re è adirato per questo affronto alla corona, ma i consiglieri lo convincono ad aspettare prima di vendicarsi. Nascono due gemelli e il re aspetta sette anni prima di organizzare un banchetto con tutti i nobili, convinto che i bambini avranno l'istinto di avvicinarsi a chi tra gli invitati è il loro vero padre. Il tentativo non porta a nulla e, supponendo che il padre sia di basso rango, il re organizza un banchetto per tutti gli uomini del popolo. Peruonto viene costretto ad andare dalla madre e durante la festa i bambini gli stanno sempre vicino facendo capire che il padre è lui. Il re condanna Peruonto, Vastolla e i bambini ad essere chiusi in una botte ed essere gettati in mare. Prima della condanna le damigelle di Vastolla lasciano loro un po' di uva passa e fichi secchi.
Nella botte Vastolla vuole più di qualche risposta da Peruonto, ma lui vuole essere sfamato con il cibo che hanno in cambio di spiegazioni e dell'uso del proprio potere. Peruonto quindi trasforma la botte in una grande nave, poi trasforma la nave in un grande palazzo pieno di ricchezze. Infine cambia il proprio aspetto diventando un bellissimo giovane. Nel frattempo il re si è pentito di aver condannato Vastolla e i figli, così i suoi cortigiani lo portano a caccia per distrarlo. Si fa notte prima che se ne accorgano, ma il re trova il palazzo di Peruonto e chiede di essere ospitato. Lì incontra i nipoti e viene servito da mani invisibili, con la cena e il letto che arrivano da soli davanti a lui. Solo quando il re sta per ripartire compaiono Vastolla e Peruonto: lui chiede perdono per quello che ha fatto, decidendo di riportare tutti al proprio castello.