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La pulce WG

Porziella (La pulce)

La principessa è un personaggio ricorrente nelle fiabe, ed è anche uno dei ruoli base.

Etimologia e storia[]

La parola nasce come forma femminile di principe e deriva dal latino princeps, cioè "primo (tra pari)".

Caratteristiche[]

Al contrario del principe, la principessa è uno dei ruoli base della fiaba individuati da Propp, esattamente come l'antagonista o il donatore. In tale ambito la principessa appare come "premio" per le fatiche dell'eroe, che deve conquistare la sua mano superando delle prove. L'unica variazione tradizionale è che al posto della principessa ci sia un altro tipo di ricompensa, come una grande ricchezza, un regno senza nozze o altri tipi di fortuna.

Non bisogna confondere il ruolo proppiano di principessa con il titolo nobiliare. La fanciulla "premio" copre il ruolo di principessa anche nel caso in cui lei non porti tale titolo (come la figlia del Doge nella fiaba di Mastro Bindo), mentre altre ragazze possono avere il titolo di principesse ma coprire nella trama il ruolo di eroine, aiutanti, antagoniste o altro. Una fiaba che può illustrare bene l'idea è I due fratelli, in cui l'eroe salva la vita alla principessa di Campolargo e come ricompensa gli viene data in moglie un'altra donna: questa seconda dama non è figlia di re, ma se si analizza la fiaba secondo lo schema di Propp è proprio lei a svolgere il ruolo di principessa premio nella funzione delle nozze, non la principessa di Campolargo. Lo stesso accade nella fiaba L'Orco con le penne, dove non c'è alcuna principessa: il ruolo di sposa lo svolge la figlia di un locandiere (che nella fiaba è anche aiutante).

In alcune fiabe le principesse vengono chiamate reginelle o reginette. La sposa dell'eroe può anche avere altri titoli (come la Regina delle Tre Montagne d'Oro), ma svolge comunque il ruolo proppiano di "principessa".

A volte il fatto di essere figlia del re dà alle principesse dei poteri e delle caratteristiche speciali, come accade spesso alla nobiltà nelle fiabe, che è nobile d'animo come è nobile nel titolo (fatta eccezione per chi ha il ruolo di antagonista). Marchetta infatti riesce a salvare le figlie dell'orca da un sonno incantato e un pericolo molto grave solo perché a svegliarle è proprio lei, una figlia di re.

Principesse premio[]

Questo è il ruolo tipico della principessa nello schema di Propp. Quando l'eroe arriva nel suo regno le cose possono filare lisce (l'eroe supera la prova e le nozze sono approvate da tutti) oppure l'eroe affronta l'ostilità del re, della principessa o di entrambi. Ci sono anche storie che sovvertono questo finale scontato (I tre fratelli, L'osso che canta) e altre dove si arriva alle nozze solo dopo un lunghissimo corteggiamento (Il principe folletto).

Diverse principesse non vengono neanche nominate fino al momento in cui vengono date in moglie (Corvetto) o entrano in scena da prima ma si limitano ad accettare l'eroe come sposo dopo che lui se lo è guadagnato. Le prove da superare sono di vario tipo: indovinare tra altre quale sia la principessa promessa in sposa (Guerrino e il selvaggio), far ridere una principessa che non ne è stata mai capace (Lo scarafaggio), fare alla principessa un indovinello che non può risolvere (L'indovinello), spezzare una maledizione (Storia di uno). In altri casi è sufficiente che l'eroe salvi la principessa rapita (Cesarino de' Berni e varianti, I tre re bestie, Corpo-senza-l'anima), vinca un torneo (La cerva fatata, I tre castelli), esaudisca magicamente un desiderio (La pietra del gallo e varianti) o si guadagni l'ammirazione del re (Rampsiniton e il ladro e varianti, tutte le varianti del Gatto con gli stivali).

I cinque figli

Cianna e l'orco sullo scoglio (I cinque figli)

Alcune di queste principesse sono dalla parte dell'eroe e in contrasto con il re (Pietro il pazzo e varianti, Lattanzio e Dionigi) e spesso lo appoggiano contro il falso eroe (Il mercante, Il bastimento a tre piani). Queste principesse possono fingere affetto per il proprio padre che le tiene prigioniere e tramare con l'eroe per superare le prove e a volte persino uccidere il re (Il beccuccio d'oro). Altre principesse invece ostacolano l'eroe con ogni mezzo, assegnandogli compiti impossibili (La Bella dai capelli d'oro e varianti), competendo attivamente contro di lui (L'ignorante) o mostrando violentemente la propria ostilità (Il principe ranocchio). Re e principessa possono cospirare insieme contro l'eroe (Il coraggioso piccolo sarto) anche quando la mano della principessa non è in ballo e si parla di nozze solo quando il re decide di cessare le ostilità tra sé e l'eroe (Rampsiniton e il ladro e varianti). Tra le principesse ostili spicca Bellisandra, che alla fine sceglie di sposare l'eroe ma determina il "lieto fine" in maniera piuttosto cruenta nei confronti tutti i personaggi coinvolti.

Principesse in altri ruoli[]

Lo schema di Propp non è rigido ma malleabile pur nella sua stabilità, per questo tutti i personaggi possono svolgere contemporaneamente più ruoli: principessa premio e antagonista (Le tre foglie della serpe, L'ignorante), principessa premio e donatore (L'uomo verde d'alghe), principessa premio e aiutante (Il giocatore di biliardo), ecc.

Gli eroi e le eroine sono spesso di umili origini, ma ci sono anche eroine principesse: la Bella addormentata, Pelle d'asino, Serena, Zoza, Porziella/Cannetella, Graziosa, Fiorina, Primavera, Rosetta e altre senza nome (Il pappagallo, Il principe granchio). La principessa Brillante condivide equamente il ruolo di eroe col principe Senza-pari. Nelle loro fiabe Doralice di Polonia e Grannonia sono le principesse premio del primo movimento e le eroine del secondo.

Altre principesse[]

Al di là deli ruoli di Propp, "principessa" è solo un titolo e ogni personaggio può esserlo. Ovviamente sono principesse anche le eventuali sorelle, madri o suocere degli eroi principi, pur non avendo sempre rilevanza nella storia (Costanza, I tre re bestie). Una ragazza può essere principessa in una versione della fiaba e non esserlo affatto in un'altra (come Rosella e Filadoro), oppure può avere origini nobili ma con titoli diversi da quello di principessa (come Biancabella, figlia di un marchese).

Le principesse compaiono anche in fiabe poco legate al racconto di fate, come quelle incentrate sui dispetti, sul corteggiamento e su prove matrimoniali (Il danaro fa tutto, Il principe che sposò una rana, Enrichetto dal ciuffo, varianti di Il guardiano di porci).

Funzioni[]

Nello schema di Propp le funzioni della principessa sono difficilmente distinguibili da quelle del re: i due agiscono negli stessi ambiti (a parte le nozze), e spesso almeno uno dei due è ostile all'eroe e alle nozze. Questo crea una grande varietà di trame che confonde ancora di più i due ruoli. Lo stesso Propp conta solo sette sfere di azione per gli otto personaggi, contando il re e la principessa come uno. (Morfologia della fiaba)

  • L'orsa WG

    Preziosa (L'orsa)

    8 & 9 - Danneggiamento & Mediazione. La principessa può entrare in scena anche molto presto. L'eroe solitamente viene a sapere delle sciagure che l'hanno colpita attraverso un bando del re o altri mezzi.
  • 25 - Compito difficile. Il compito è assegnato all'eroe dal re o dalla principessa e il superamento è un requisito per le nozze. A volte il compito consiste nel salvare la principessa, soprattutto se l'antagonista va ancora affrontato: in tal caso il compito difficile coincide con la lotta (funzione 16).
  • 28 - Smascheramento. Il falso eroe (se presente) viene smascherato. L'eroe può farlo da solo (e con l'aiutante) o insieme alla principessa.
  • 31 - Nozze. Tradizionalmente l'eroe sposa la principessa, ma può rifiutare le nozze e accettare delle ricchezze. Non è raro che l'eventuale rivalità che altera le dinamiche tra eroe, re e principessa si manifesti anche durante e dopo le nozze.
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