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Due satiri PPR

Il satiro è una figura mitologica che compare anche in alcune fiabe.

Etimologia[]

Il satiro è una creatura della mitologia greca. La parola deriva dal greco antico sátyros, di etimologia incerta. Nella mitologia romana è noto come fauno.

Caratteristiche[]

I satiri sono creature dei boschi. Hanno una natura istintiva e selvatica ma non stupida (come invece sono ritratte altre creature selvagge) e fanno parte del corteo di divinità quali Pan e Dioniso. Nell'arte antica e moderna il satiro è raffigurato spesso durante un atto sessuale o con un'erezione vistosa, dato che la mitologia li descrive come creature lascive che amano il vino e la compagnia delle ninfe.

Apparizioni[]

Le piacevoli notti[]

I satiri saccheggiano le città della Bettinia. Costanza ne cattura uno per ordine del re dopo averne fatto ubriacare un gruppo nel bosco, e gli dà il nome Chiappino. Il re lo tiene in gabbia come un animale esotico. Chiappino sembra malvagio perché ride davanti a scene come le esecuzioni o i funerali dei bambini, ma più avanti rivela di aver riso solo delle verità nascoste in quegli eventi, le verità che gli umani non sono in grado di vedere. Grazie a Chiappino e alla sua abilità di vedere la verità si scoprono i crimini della regina, e il re sposa Costanza. STRAP. IV.1

Lo cunto de li cunti[]

Una fata salva Porziella dalle molestie di un satiro. BASILE IV.5

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