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Sirena EJB

La sirena (m. tritone) è una figura leggendaria europea entrata anche nella tradizione fiabesca.

Etimologia e storia[]

Il termine deriva dal greco antico seiren (pl. seirenes) creatura mitologica metà donna e metà uccello che attirava i marinai sugli scogli con il suo canto ammaliatore facendoli naufragare. Nella religione antica avevano anche il ruolo di guardiane o consolatrici dei defunti.

L'etimologia è incerta: potrebbe derivare da séiros (incandescente), legato al sanscrito Sūrya (deva del Sole); oppure dal verbo syrízo (fischiare, sibilare), collegato al loro ruolo di creature delle tempeste; o da seirà (corda, fune), collegandoli al loro "legare" a sé i naviganti, irretendoli; o dal semitico sir (cantare), legato al fatto che attirano i marinai col canto.

In epoca medievale il termine sirena non è più stato usato per questa figura mitologica e religiosa del mondo classico, ma è passata a indicare una creatura col busto di donna e la coda di pesce. L'origine delle leggende sulle sirene sono dovute verosimilmente ai racconti dei marinai che scambiavano le foche per donne con la coda di pesce, ma in ogni caso questa figura marina ha ereditato alcune caratteristiche della sirena classica: spesso è nociva per i marinai, attirandoli col canto per farli annegare o scatenando tempeste su di loro. Per tali ragioni molte navi avevano per superstizione una polena raffigurante una sirena: era un modo per omaggiare le sirene così che non facessero del male ai suoi passeggeri.

La sirena non è tra le creature più presenti nelle fiabe, facendo parte soprattutto delle leggende marinaresche. Tuttavia questa figura è tanto famosa che non poteva essere completamente assente dalle fiabe, e la più famosa tra tutte è la Sirenetta di Andersen.

Apparizioni nelle fiabe[]

Le piacevoli notti[]

Una sirena gigante addormenta Fortunio che viaggia in nave per poi prenderlo e inghiottirlo. Due anni dopo Doralice va in cerca del suo amato: la sirena la vede far giocare suo figlio con tre pomi d'oricalco, d'argento e d'oro, e in cambio di quei pomi la sirena spalanca la bocca e le mostra Fortunio fino al petto, poi fino alle ginocchia e infine per intero. A quel punto Fortunio usa i suoi poteri per diventare aquila e uscire dalla sirena. STRAP. III.4

Lo cunto de li cunti[]

Una sirena salva Marziella gettata in mare dalla zia. Più avanti Marziella dice di essere prigioniera di una maga che vive nel mare (probabilmente la sirena stessa) che la lascia andare la sera sulla spiaggia ma legata a una catena d'oro perché non scappi. BASILE IV.7

I racconti delle fate[]

Nano giallo CP3

La sirena e il Re delle Miniere d'Oro (Il nano giallo)

Le sirene sono tra le creature evocate dalla fata malvagia contro il principe Senza-pari. AULNOY 1.7 Le sirene e i tritoni suonano alle nozze della figlia del fiume Biroquoi. AULNOY 1.13 Una sirena è la migliore amica della made di Tuttabella; ha capelli lunghi e tiene con sé un pettine e uno specchio. Questa sirena è stanca delle azioni del nano giallo e della Fata del Deserto, che tengono prigionieri rispettivamente Tuttabella e il Re delle Miniere d'Oro. La sirena aiuta il re a fuggire lasciando sulla spiaggia una copia del giovane fatta con giunchi di mare e magia per ingannare la fata. La sirena dona anche al re una spada di diamante. Poche cose sono in grado di ingannare le fate, ma la magia con cui la sirena ha creato il re di giunchi è tale che ben dodici fate credono che si tratti del re morto e non percepiscono l'inganno. Quando Tuttabella e il re muoiono la sirena li trasforma in palme. AULNOY 1.14

Le fate alla moda[]

La fata in forma di sirena canta per Bella-Stella e i suoi fratelli mentre viaggiano in mare. AULNOY 2.7