Tredicino è una fiaba italiana inclusa nella raccolta Fiabe mantovane di Isaia Visentini.
Trama[]
Una mamma ha tredici figli e non riesce più a sfamarli ora che sta invecchiando, quindi li manda a far cercare fortuna. I tredici fratelli bussano alla porta del re che accetta di prenderli a corte a patto che almeno uno di loro abbia il coraggio di rubare la coperta al lupo che abita lì vicino. L'unico a farsi avanti è Tredicino, il più piccolo e gracile dei fratelli ma molto furbo. L'unica cosa che vuole Tredicino è uno spillo lungo un braccio, poi si avvicina alla casa del lupo e aspetta che il lui esca per calarsi dal camino. Quando è notte Tredicino punzecchia il lupo con lo spillo facendolo agitare nel sonno e sfilandogli la coperta, per poi scappare di nuovo dal camino. La mattina dopo il lupo scopre l'accaduto dal suo pappagallo, che è sapiente e ha la risposta ad ogni cosa.
Il re è meravigliato dall'impresa di Tredicino, ma vuole che gli rubi anche la coperta coi campanelli del lupo. Tredicino fa tutto come la volta precedente, ma stavolta si è fatto dare anche della bambagia e del filo per legare e imbottire tutti i campanelli uno per uno. Finito quel lavoro da sotto il letto, Tredicino sfila la coperta e scappa via. Il re però non è ancora contento e vuole anche il pappagallo, che Tredicino adesca con dolcetti e delizie attirandolo dalla finestra del lupo a quella del re.
Il re pone un'ultima richiesta a Tredicino: se gli porterà il lupo farà ricchi lui e i suoi fratelli, ma se non compirà quell'impresa lo farà giustiziare. Tredicino allora va con un carro vicino alla cassa del re annunciando che Tredicino è morto e deve fargli la cassa. Il lupo non lo ha mai visto ma ha saputo dal pappagallo il suo nome, e contento che quel Tredicino sia morto aiuta il ragazzo a fare la cassa. Tredicino lo inganna e lo chiude nella cassa per portarla al re, che la fa bruciare. Tredicino e i fratelli invece tornano ricchi dalla mamma.